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Vincenzo Cosco ha scelto una lettera aperta, scritta di suo pugno, per salutare i tifosi del Matera. Ecco le parole dell’ex tecnico biancazzurro.

«Ho contribuito a scrivere una pagina importante del Matera Calcio e di questo ne vado fiero. Ricorderò per sempre l’annata alla guida del club biancoazzurro. Sono orgoglioso di aver reso felice una città intera, la gloriosa Matera, che è un vanto per tutta l’Italia, vista la sua preziosa storia e cultura, che si respirano nel suo centro storico.

Ho vissuto per poco meno di un anno a Matera, dove mi sono trovato benissimo. Sono arrivato lo scorso mese di luglio in punta di piedi, all’inizio c’è stata un po’ di incomprensione e, forse, anche di scetticismo nei miei confronti e, con molta probabilità, il periodo in cui sono stato lontano è stato utile a tutti.

Sono tornato il 7 gennaio 2014 alla guida del Matera, in una situazione peraltro molto difficile. Nei cinque mesi della seconda parte del campionato abbiamo raggiunto dei risultati sorprendenti (12 vittorie, un pareggio e due sole sconfitte per un totale di 37 punti in 15 gare nel girone di ritorno, per un totale di 55 punti nelle 25 partite della mia gestione), che ci hanno consentito di chiudere al primo posto il difficilissimo girone H della serie D, anche e soprattutto grazie alla maturità dei tifosi biancazzurri.

Abbiamo remato tutti nella stessa direzione, si è creata una forte sinergia tra squadra e tifoseria, che non ha fatto mai mancare il proprio supporto. In tantissimi hanno deciso di seguirci nella partita della svolta, a Marcianise, e ho ancora negli occhi lo spettacolo della partita contro il Manfredonia, quando oltre diecimila spettatori hanno festeggiato con noi e, poi, si sono recati tutti in piazza, con un ordine e una educazione mai viste in Italia, ma con un entusiasmo travolgente. È stato lo spot più bello per Matera, candidata a ‘Capitale Europea della Cultura 2019’.

Sono stati mesi bellissimi, perché vincere un campionato in piazze esigenti e affamate di calcio, come quella di Matera, non è mai semplice. Quando ci riesci, dunque, l’emozione è fortissima.

Non nego che, quando sono tornato a gennaio, avessi un pizzico di timore, perché i tifosi nella prima parte del campionato, nonostante i buoni risultati (18 punti in 10 partite), non avevano capito la mia vera natura. Il timore, però, è passato appena rimesso piede allo stadio, perché ho subito percepito che si era creato attorno a me un sano, ma vincente, entusiasmo. I supporter e l’intera città non ci hanno fatto mai mancare il proprio apporto e supporto, nemmeno dopo la pesante sconfitta casalinga nel derby contro il Francavilla. In quel momento ho capito che avremmo vinto il campionato.

Ci sono dei momenti che non dimenticherò mai: l’affetto dei tifosi, della città, il clima dell’ultima partita contro il Manfredonia, la premiazione in Comune del sindaco Adduce. Resteranno nei miei ricordi anche tutte le persone che mi hanno fatto sentire il proprio sano e disinteressato affetto: quello degli amici veri. Sarebbe lungo elencare tutti coloro che sono stati importanti in questi mesi, ma non posso dimenticare l’amicizia nata con il massaggiatore Pasquale Smaldone e con tutto lo staff medico e sanitario. Ringrazio, ovviamente, anche tutti i calciatori, protagonisti della cavalcata vincente e, anche, coloro dello staff, il cui lavoro è stato importantissimo, che hanno condiviso la prima parte della stagione, decisiva, ai fini della vittoria del campionato.

Avrei voluto scrivere altre pagine di storia biancazzurra, ma il calcio è bello anche per questo. Un saluto a tutti i cittadini di Matera e, in particolar modo, a tutti gli sportivi e i tifosi della gloriosa ‘Città dei Sassi’. Spero che possiate rivivere i momenti che abbiamo condiviso insieme nella storica stagione 2013/2014».

 

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