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“Difficilmente le squadre europee riusciranno a sfatare la loro tradizione negativa quando i Mondiali si giocano in Sudamerica”. E’ il punto di vista di Delio Rossi, premiato a Tito (Pz) in occasione della nona edizione del premio Alfredo Mancinelli, intitolato allo storico allenatore del Potenza scomparso nel 2005. Il tecnico romagnolo, esonerato a novembre dalla panchina della Sampdoria, reputa “Brasile e Argentina le squadre più forti e più complete, in un torneo in cui avrà grande importanza lo stato di forma dei giocatori”.
Si parla anche di Italia. “Ho visto le ultime amichevoli – spiega Rossi – ma sono partite che non forniscono indicazioni significative. Chi giudica dall’estrerno le convocazioni e le scelte di formazione non ha in mano tutti gli elementi in possesso di un allenatore, che sul campo con quei giocatori passa tante ore al giorno. Prandelli sta lavorando bene – conclude – fermo restando che ci sono almeno tre o quattro squadre sulla carta più forti dell’Italia”.
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