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“La figura dell’arbitro, tra il rigore e la disciplina” è il tema della riunione tecnico-sportiva degli arbitri che si terrà a Matera oggi (ore 18,30 nella sala conferenze della Mediateca provinciale in piazza Vittorio Veneto).
Il relatore è d’eccezione: Marcello Nicchi, presidente (sempre sotto l’occhio del ciclone a livello di Serie A) che ha accettato di buon grado l’invito del presidente della sezione regionale di Matera, Carmine Pallotta che ha contestualmente esteso le partecipazioni alle altre sezioni regionali (siamo curiosi di verificare quante ne parteciparanno, visti gli umori non proprio idilliaci che si respirano).
Alla riunione saranno presenti anche il componente del Comitato Nazionale Arbitri Maurizio Gialluisi, altri dirigenti nazionali, il presidente lucano Michele Di Ciommo assieme a componenti del comitato regionale (Enzo Gallipoli, Giuseppe Ielpo, Mario Volpe e Antonio Abbate).
La presenza di Nicchi a Matera ci fa gola, giornalisticamente, dal momento che alcuni arbitri della Basilicata, specificatamente della sezione di Bernalda, sono attualmente sotto osservazione da parte della Procura Federale e della Procura arbitrale interna all’associazione.
Ricordiamo infatti che dalla scorsa estate sono in corso accertamenti sulla posizione del presidente di sezione Luigi Faraldi e sulla sua gestione. Questi accertamenti, inizialmente, condotti in gran segreto sono diventati pubblici per via dell’interessamento della Procura Federale che a gennaio ha svolto i suoi interrogatori, proprio nella città dei Sassi.
Il presidente Nicchi, a suo tempo liquidò con «è una bufala, frutto di invidia» l’argomento, salvo poi trovarsi gli ispettori nella casa degli arbitri. Quell’indagine è ultimata ed è notizia che a giorni arriveranno i deferimenti.
La visita di Nicchi, per quanto di natura tecnica e strettamente legata all’attività dei fischietti, potrebbe essere una buona occasione per un confronto sulla questione e sugli eventuali sviluppi futuri. Ma sulla certezza di essere ricevuti le nostre speranze sono legate a una mediazione da parte del presidente regionale Di Ciommo al quale, nello stesso modo, sarà riservato tutto lo spazio necessario per esprimere le proprie opinioni sulla vicenda che lo ha visto coinvolto esternamente in quanto presidente regionale.
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