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A Taranto scoppia il polverone combine. Senza mai citare l’intervento di qualcuno da Matera, la società rossoblù, anche attraverso una nota ufficiale, dichiara che un suo giocatore è stato nei giorni scorsi avvicinato, nel tentativo di convincerlo a perdere la gara. Un’azione forte e decisa da parte del presidente del Taranto Nardoni e della dirigenza jonica, che comunque non lascia trapelare l’intervento di nessuno dalla città dei Sassi. Avviata, intanto, da parte della Figc, l’indagine sulla vicenda. «La Società Taranto FC 1927 ha inteso effettuare, nei giorni scorsi, una tempestiva comunicazione di quanto è venuta a conoscenza e che ogni ulteriore aspetto sarà ovviamente valutato dagli Organi competenti», si legge nel comunicato ufficiale.
«E’ vero, in questa settimana un giocatore del Taranto è stato avvicinato e confermo che ci sono in corso delle indagini – ha dichiarato a fine gara il massimo dirigente rossoblu Nardoni – abbiamo già avviato i nostri legali affinchè possiamo essere tutelati, ma il nostro tesserato ha provveduto subito a denunciare l’accaduto. Noi facciamo calcio pulito e il modo migliore per farlo è denunciare». Una vicenda che andrà chiarita nelle sedi opportune, mentre la società biancazzurra assicura la sua completa estraneità ai fatti. «Io la testa non la perdo dietro accuse di questo tipo, queste voci non ci interessano, non ci hanno mai interessato e mai ci interesseranno – dichiara il patron Columella – non intendiamo seguire quelle che sono solamente delle chiacchiere. Siamo tranquilli e sereni».
Anche perchè a Matera si guarda solamente al proprio di campionato. «Noi con il Taranto non abbiamo niente a che fare, questo campionato dipende sempre da noi e lo giocheremo fino in fondo. A Taranto abbiamo lasciato questi tre punti – continua Columella – ma ci prenderemo il campionato. E’ stata una partita difficile, dove abbiamo risposto colpo su colpo, dominando per ampi tratti. Il gol è venuto fuori solamente da un calcio piazzato e nel saltare, Molinari, ha anche commesso fallo appoggiandosi vistosamente sul nostro difensore, Sbardella, non ravvisato dall’arbitro».
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