3 minuti per la lettura
«Solo un fatto meramente sportivo in questa sconfitta, la responsabilità è tutta mia». Il pensiero di Giovanni Benedetto che supera ogni discussione e punta a ripartire dalla sfida di domenica con Reggio Calabria è in un botta e risposta con un tifoso che chiede risposte e chiarimenti al coach di Matera. Un botta e risposta che chiarisce lo stato d’animo dei tifosi ma anche la consapevolezza del tecnico proiettato a superare la sconfitta contro Ravenna e chiudere ogni discussione al più presto.
«Salve coach, non le nascondo che da tifoso sono profondamente turbato da tutto quanto leggo in giro riguardo allenamenti “protesta”, stipendi, mancate promesse e partite giocate in maniera distratta» scrivono a Benedetto. «Tutto questo non può esser vero, non posso credere che si voglia rovinare tutto il lavoro che lei ha costruito in questi due anni con noi. E’ la vera forza di questa squadra, confido nella sua forte personalità per spiegare a noi tifosi sconcertati cosa vuol dire amare una maglia e rispettare un pubblico che per questa squadra ha speso tanto (e non solo in termini di costo degli abbonamenti e dei biglietti). Confido anche nel fatto che saprà prendere in mano la situazione e riportare la sua grinta negli occhi dei nostri beniamini. Io ci credo ancora. Forza coach e forza bawer!».
Benedetto risponde e chiarisce «ti ringrazio x l’incoraggiamento e x la fiducia che riponi nei miei confronti, ma tutto si riconduce solo ad un fatto meramente sportivo. Lo sport è fatto di vittorie e di sconfitte e se le vittorie hanno cento padri le sconfitte ahimè sono orfane. La responsabilità della brutta partita è mia e nulla deve farti/vi pensare che dietro alla sconfitta ci possa essere dell’altro» specifica Benedetto.
«La piazza di Matera, con i suoi dirigenti appassionati, fa una fatica pazzesca nel cercare di portare avanti un progetto ambizioso come il nostro, ma cercando di restare all’interno di parametri che la proprietà ci obbliga giustamente a dover rispettare, pensiamo di poter continuare il nostro processo di crescita. Questa crescita però deve coinvolgere tutte le componenti che oggi appoggiano questo progetto siano loro giocatori, tecnici, dirigenti ed infine anche i tifosi. Solo attraverso questo miglioramento possiamo sperare di ottenere grandi risultati. Tanto lavoro ci attende ancora. Aiutare queste persone x continuare a credere in questo sogno sarebbe un bel passo avanti, semplicemente tifando e riempendo il palazzetto x il semplice tifoso ed invece istituzioni ed imprenditori sostenendo anche economicamente questa società. Il paese attraversa una crisi biblica ed il nostro territorio ne risente maggiormente e queste difficoltà si ripercuotono anche nello sport.
Spesso nelle sconfitte si cercano mille alibi… Infortuni, influenze, spogliatoio non compatto, allenatore incapace, giocatori scarsi ecc ecc e x finire con stipendi non pagati. Ripeto, mi permetterai, alzando un po’ la voce… COLPA MIA Le discussioni come in tutte le famiglie sono il sale della vita, sempre se poi riportate ad un livello di normalità ed è quello che accade all’interno della mia/nostra società. Matera basket ha cambiato il modo di operare dal mio arrivo in società. Progettualità, programmazione, motivazioni ed infine risultati sono oramai una cosa reale. Solo in questo modo si può puntare in alto. Ma nulla si ottiene se in tutto questo non metti dentro giocatori/ uomini, dirigenti appassionati e seri e tifosi disposti a seguirti ed ad incitarti sempre e comunque. Siamo caduti ma ci rialzeremo più forti di prima. Forza Matera. Forza Ragazzi. Forza Bawer».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA