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Caro Presidente, conoscendo la sua sensibilità siamo certi che queste poche righe  saranno per lei molto gradite. Ci inorgoglisce sapere che su un numero elevatissimo di detenuti delle carceri italiane, solo noi tredici abbiamo questo privilegio. Inizialmente abbiamo peccato di superficialità, nessuno di noi presentando la domanda di iscrizione al corso si è chiesto perchè gente affermata come voi usciva dagli schemi della quotidianità per venire a donare del tempo a noi, che della società siamo gli ultimi. Ma quando abbiamo conosciuto le persone che si sono alternate a farci lezione, abbiamo capito che non si trattava di qualcosa fatto solo per apparire. E’ una storia di cuore, non la solita beneficenza fatta per lavarsi la coscienza. Dire oggi che durante le ore del corso non ci sentiamo detenuti e non ci rendiamo conto del luogo in cui ci troviamo sarebbe falso, ma quello che ci serve è guardare al futuro con una prospettiva diversa,  migliore. Grazie anche a voi questa visione per noi non è solo un miraggio e ci sembra abbordabile con impegno e dedizione, questo perchè abbiamo la consapevolezza che nella società c’è ancora chi crede nelle nostre potenzialità e nel nostro pieno reinserimento sociale. Oggi noi tredici siamo una goccia nel mare, ma auspichiamo che il nostro impegno, il nostro entusiasmo in questo corso-pilota servano a dare la stessa opportunità ad altri che come noi si trovano in situazioni difficili. Non sappiamo quanti di noi diventeranno allenatori e se qualcuno ce la farà, ma sicuro grazie a voi avremo tutti noi indistintamente arricchito il nostro bagaglio personale e saremo uomini migliori.

Stimatissimo Presidente Ulivieri, sappiamo bene che tutto questo è stato possibile soprattutto grazie a lei, che ha voluto avviare un’esperienza del genere cercando un minimo di consensi in un mare di pregiudizi e sfidando la burocrazia che spezzerebbe le ali a qualsiasi volatile. Visto il periodo in cui ci troviamo, il primo augurio che le facciamo è di rimanere sempre così com’è perchè persone come lei migliorano il mondo. Buon Natale a lei e alla sua famiglia.

I suoi allievi della Casa Circondariale di Potenza

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