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Lo stesso calendario che ha dato alla Bawer l’occasione di un pronto riscatto dopo la sconfitta di Omegna, stavolta si ripropone sotto le sembianze di un importante esame di maturità. Dopo due trasferte settentrionali, la squadra di Benedetto torna a giocare davanti al pubblico amico, in un altro match di cartello della Lnp Adecco Silver. Avversario dei biancazzurri, infatti, sarà l’Archantea Lucca, ferma a quattro punti in classifica ma sicuramente, almeno in estate, inserita tra le squadre piu’ accreditate del torneo.
Dopo appena due giornate di campionato, quella toscana è stata la prima e finora unica panchina a saltare, con la rescissione consensuale del rapporto col coach Roberto Russo ed il ritorno, stavolta in veste di head coach, di Matteo Mecacci, che dello stesso Russo era stato fido assistente nel corso della passata stagione. Lucca viene da due gare consecutive giocate sul parquet del PalaTagliate ma non ha ripetuto giovedì con Firenze la tambureggiante vittoria ottenuta in rimonta, quattro giorni prima, all’overtime contro Treviglio. Nel derby contro l’Affrico Parente e compagni hanno prima dilapidato diciotto punti di vantaggio accumulati all’intervallo (47-29) e poi gettato al vento il +7 con cui conducevano al 38′, sintomo di come la condizione mentale e la tranquillità non siano delle migliori tra le fila del team del presidente Montorro, capace, peraltro, di subire cinquantanove punti nel solo secondo tempo. Anche per questo motivo, inserito nel piu’ ampio contesto di un campionato decisamente equilibrato ed ancora alla ricerca della sua fisionomia, sarà particolarmente importante non fare passi falsi in casa, con la consapevolezza che si costruiscono sul proprio campo le fortune da accrescere con maggior fiducia poi in trasferta.
Ottenuta la sua prima vittoria esterna, del resto, la Bawer chiude contro Lucca un primo ciclo di partite sicuramente non dei piu’ semplici e farlo con otto punti ed un +1 in media inglese (primato virtuale in classifica, al momento) permetterebbe di guardare con ulteriore fiducia al prosieguo della stagione. L’inserimento degli americani sta, inevitabilmente, ritardando per tutte le squadre il raggiungimento del miglior equilibrio possibile e non è un caso che, momentaneamente ma da verificare nel lungo periodo, in vetta ci sia Ravenna, una squadra che ha aggiunto un solo americano (Sollazzo) al confermatissimo nucleo che aveva centrato la promozione nello scorso campionato. Da questo punto di vista, anche quest’anno la Bawer sta dando dimostrazione di essere, bene o male che vadano le cose, sempre artefice del proprio destino, con i risultati positivi che sono quasi sempre diretta conseguenza dell’applicazione concreta in campo di un’organizzazione tattica che resta tra le migliori. Anche a Mantova, infatti, dopo un primo tempo ancora troppo permissivo (troppi 32 punti concessi in un quarto) la squadra è salita di tono, ma lo ha fatto partendo dalla difesa e togliendo lucidità (Losi ha finito con 3/12 al tiro) e ritmo ad una squadra molto istintiva e per questo poco avvezza ad attaccare la difesa schierata.
I novantasei punti segnati in attacco sono stati logica conseguenza di quanto appena detto, in un sistema che stavolta ha esaltato l’indiscusso talento di Jones oltre alla confermata solidità di Iannuzzi ed Austin, ma che non può, però, trascurare il lavoro oscuro degli altri, sempre disposti ad un passaggio in piu’ che servisse a trovare il miglior tiro possibile. Diventa inevitabile, ora, proseguire sulla strada della continuità di gioco e risultati, per una squadra abituata a non improvvisare nulla ma a proseguire sempre seguendo la sua ben precisa idea ed identità.
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