ITALIA Cappelletti 1, Flaccadori, Merlati 3, Laquintana 10, Vencato 6, Nobile 5, Spissu 2, Baldasso 2, Fontecchio 23, Cucci 2, Benetti 2, Vedovato 8. Coach. Capobianco (ass. Remondino – Baioni)
SLOVENIA Span, Doljak, Kavas 2, Novak 7, Janc 5, Rebec 28, Santelj 2, Ulcar 6, Zupan 1, Ritlop 7, Karavdic, Dolensek 9. Coach: Ibisi
ARBITRI Loscalzo di Potenza e Leggiero di Brindisi
PARZIALI 14-16, 34-31, 49-45, 64-67
NOTE spettatori 1000 circa. Uscito per 5 falli: Nobile (36’)
Brilla la stella di Matic Rebec sulla prima notte del palaBasento. Il playmaker della Slovenia delizia i circa mille spettatori chiudendo con 28 punti, 7 assist e 8 falli subiti. Numeri da Mvp che spiegano la rimonta slovena quando l’Italia era arrivata per due volte a un vantaggio che pareva rassicurante (+10). Tra le cause del black-out un evidente calo fisico della squadra di Capobianco nel finale, quando anche Fontecchio (letale in avvio) è andato fuori giri.
In un primo quarto che vede il tecnico azzurro ruotare già undici giocatori, la stella della Virtus Bologna è praticamente l’unico terminale offensivo dell’Italia dal campo. Buono anche l’impatto sulla partita di Laquintana, che firma il sorpasso (17-16) con una bomba dall’angolo a inizio secondo quarto. Spinta proprio dall’intensità del play di Bari e da un Fontecchio immarcabile l’Italia allunga fino a 30-22 quando mancano 5’ al rientro negli spogliatoi. La Slovenia si tiene in piedi sull’asse play-pivot: Rebec vede il canestro e ha visione di gioco, il lungo dello Slovan (206 cm) schiaccia e stoppa con facilità vincendo quasi tutti i duelli nel pitturato. Sono loro a contenere i danni del break azzurro,che comunque scuote la partita. L’Italia esce dal tunnel determinata a prendere il largo e tocca il vantaggio a due cifre (41-31) sempre grazie ai suoi due uomini migliori, ma Rebec ricorda a Cucci e compagni che a questi livelli rilassarsi è impossibile. La Slovenia risale fino a -3 (43-40) e dà l’idea di poter rimanere attaccata alla sfida, nonostante l’invenzione di Nobile al 30’ fissi il tabellone sul 49-42. L’ultimo periodo gli azzurri lo iniziano illusoriamente in controllo, con lo stesso Nobile a riportare il vantaggio a +10 (52-42). Ma è ancora Rebec a prendersi sulle spalle i suoi nello scatto d’orgoglio che vale la rimonta: il regista sloveno (classe ’95) si butta senza paura dentro la difesa di casa conquistando i falli che lo mandano ripetutamente in lunetta. Da lì riporta i verdi in parità (56-56) a poco meno di 4’ dalla sirena. Per un finale da raccontare. Nel momento più complicato, è il fallo e canestro di Vencato (61-58 a 2’20’’) a svegliare l’Italia. La risposta è una tripla del solito Rebec (61-61). Vencato fa 1/2 dalla lunetta, ma la replica è ancora un missile dagli otto metri del numero 9 in maglia verde per il vantaggio sloveno (62-64 a 1’30’’). Ed è sempre lui ad andare in lunetta quando l’Italia sceglie il fallo sistematico, non lasciando scampo agli azzurri fino al 64-67 finale.
Croazia-Turchia 70-71 (20-22; 34-43; 47-58)
Croazia: Kapusta, Jukic 15, Marinelli 5, Palac 3, Kozic 2, Coric 13, Jelenek 7, Mazalin 5, Zganec B. 2, Arapovic 12, Ziziz, Zganec K. 6
Turchia: Ugurlu 2, Sanli 7, Sipahi 9, Baykan 5, Birsen 9, Ciner 4, Ulubay 4, Kanter 7, Demir 6, Guven 6, Kosut 6, Sanli 6
ITALIA 64
SLOVENIA 67
ITALIA Cappelletti 1, Flaccadori, Merlati 3, Laquintana 10, Vencato 6, Nobile 5, Spissu 2, Baldasso 2, Fontecchio 23, Cucci 2, Benetti 2, Vedovato 8. Coach. Capobianco (ass. Remondino – Baioni)
SLOVENIA Span, Doljak, Kavas 2, Novak 7, Janc 5, Rebec 28, Santelj 2, Ulcar 6, Zupan 1, Ritlop 7, Karavdic, Dolensek 9. Coach: Ibisi
ARBITRI Loscalzo di Potenza e Leggiero di Brindisi
PARZIALI 14-16, 34-31, 49-45, 64-67
NOTE spettatori 1000 circa. Uscito per 5 falli: Nobile (36’)
Brilla la stella di Matic Rebec sulla prima notte del palaBasento. Il playmaker della Slovenia delizia i circa mille spettatori chiudendo con 28 punti, 7 assist e 8 falli subiti. Numeri da Mvp che spiegano la rimonta slovena quando l’Italia era arrivata per due volte a un vantaggio che pareva rassicurante (+10). Tra le cause del black-out un evidente calo fisico della squadra di Capobianco nel finale, quando anche Fontecchio (letale in avvio) è andato fuori giri. In un primo quarto che vede il tecnico azzurro ruotare già undici giocatori, la stella della Virtus Bologna è praticamente l’unico terminale offensivo dell’Italia dal campo. Buono anche l’impatto sulla partita di Laquintana, che firma il sorpasso (17-16) con una bomba dall’angolo a inizio secondo quarto. Spinta proprio dall’intensità del play di Bari e da un Fontecchio immarcabile l’Italia allunga fino a 30-22 quando mancano 5’ al rientro negli spogliatoi. La Slovenia si tiene in piedi sull’asse play-pivot: Rebec vede il canestro e ha visione di gioco, il lungo dello Slovan (206 cm) schiaccia e stoppa con facilità vincendo quasi tutti i duelli nel pitturato. Sono loro a contenere i danni del break azzurro,che comunque scuote la partita. L’Italia esce dal tunnel determinata a prendere il largo e tocca il vantaggio a due cifre (41-31) sempre grazie ai suoi due uomini migliori, ma Rebec ricorda a Cucci e compagni che a questi livelli rilassarsi è impossibile. La Slovenia risale fino a -3 (43-40) e dà l’idea di poter rimanere attaccata alla sfida, nonostante l’invenzione di Nobile al 30’ fissi il tabellone sul 49-42. L’ultimo periodo gli azzurri lo iniziano illusoriamente in controllo, con lo stesso Nobile a riportare il vantaggio a +10 (52-42). Ma è ancora Rebec a prendersi sulle spalle i suoi nello scatto d’orgoglio che vale la rimonta: il regista sloveno (classe ’95) si butta senza paura dentro la difesa di casa conquistando i falli che lo mandano ripetutamente in lunetta. Da lì riporta i verdi in parità (56-56) a poco meno di 4’ dalla sirena. Per un finale da raccontare. Nel momento più complicato, è il fallo e canestro di Vencato (61-58 a 2’20’’) a svegliare l’Italia. La risposta è una tripla del solito Rebec (61-61). Vencato fa 1/2 dalla lunetta, ma la replica è ancora un missile dagli otto metri del numero 9 in maglia verde per il vantaggio sloveno (62-64 a 1’30’’). Ed è sempre lui ad andare in lunetta quando l’Italia sceglie il fallo sistematico, non lasciando scampo agli azzurri fino al 64-67 finale.
CROAZIA 70
TURCHIA 71
CROAZIA Kapusta, Jukic 15, Marinelli 5, Palac 3, Kozic 2, Coric 13, Jelenek 7, Mazalin 5, Zganec B. 2, Arapovic 12, Ziziz, Zganec K. 6
TURCHIA Ugurlu 2, Sanli 7, Sipahi 9, Baykan 5, Birsen 9, Ciner 4, Ulubay 4, Kanter 7, Demir 6, Guven 6, Kosut 6, Sanli 6
PARZIALI 20-22; 34-43; 47-58, 70-71
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