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«Domenica ci sarò, tifo Matera tutta la vita». Paolo Verri direttore del comitato Matera 2019, ex cestista e torinese non ha dubbi e sceglie la città dei Sassi anche nella pallacanestro, tradendo però la sua passione per la palla a spicchi e il suo passato da ex cestista. E ricordando con un pizzico di rammarico che questo Torino ha un’origine ben diversa da quello che aveva avuto un ruolo di primo piano nella pallacanestro nazionale. Insomma una storia diversa che porta il direttore di Matera 2019 a fare un’altra scelta e confermare il suo attuale impegno al fianco della candidatura della città dei Sassi.

Ma Verri mostra soprattutto una grande passione per la pallacanestro. «Mercoledì ero a tifare al palaSassi, sono arrivato nella seconda metà di gara, ho visto un terzo quarto in cui si è sprecato molto e poi un grande equilibrio ed una super difesa nel finale che non ha permesso all’Agrigento di fare più canestro» è la disamina attenta di Verri che conferma di avere una certa competenza in materia, fors’anche perchè ha giocato a basket alcuni anni fa. Una vecchia passione che torna a fare capolino e che gli ha permesso di fatto di seguire le gesta della Bawer.

«Decisiva è stata poi anche la precisione nei liberi che in quel contesto e con quell’equilibrio ha fatto la differenza». Verri è pronto ad assistere domenica a Torino a gara 1 e non nasconde le difficoltà della sfida che attende la Bawer al PalaRuffini: «sarò lì con mio figlio anche se credo che lui tiferà per Torino mentre io per Matera».

«Sarà molto dura, Torino è una squadra attrezzata costruita per vincere, con un team molto forte ed un allenatore decisamente competitivo. Non sarà affatto facile per Matera riuscire a spuntarla.

Credo anche che abbiano vinto il confronto diretto e dunque hanno una certa forza».

Poi un commento anche sul pubblico: «mi ha emozionato, è stato entusiasmante, una grande spinta ed uno spettacolo che è stato bellissimo». Matera e Torino saranno di fronte domenica al PalaRuffini e per la Bawer, di certo, c’è un tifoso in più. Sottratto ai diretti avversari.

p.quarto@luedi.it

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