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NON avverrà prima di lunedì prossimo l’incontro tra Pasquale Bellomo e il sindaco Valvano. Il faccia a faccia tra l’imprenditore teramano e il primo cittadino normannorappresenta il primo fondamentale tassello di questa complicata vicenda. E’ lo snodo principale. Occorre capire quali sono le reali intenzioni di Bellomo. Se vuole continuare a sponsorizzare il Melfi o se invece si vuole defilare. E’ chiaro che un eventuale contratto di sponsorizzazione sarebbe da intendersi per l’intera stagione calcistica e di conseguenza verrà stilato su basi economicamente importanti. Impegni lavorativi di Bellomo hanno fatto slittare l’appuntamento. Sembra comunque che vi sia l’intenzione di proseguire l’abbinamento. Sarebbe sicuramente una rilevante boccata di ossigeno. Occorrono però certezze che in questo momento mancano. Garantire la prossima iscrizione è davvero impegno arduo. Fideiussione da 400mila euro, poi versare per intero l’Iva relativa al 2012, pagare emolumenti e stipendi entro il 15 giugno e poi, come se non bastasse, allestire una squadra decisamente competitiva. La riforma dei campionati obbliga tutte le società a mettere in campo una formazione forte e di conseguenza costosa,  che possa salvarsi e dunque arrivare tra le prime nove. Su 18 compagini ai nastri partenza del prossimo torneo, le prime nove si salveranno e di fatto accederanno alla serie C unica, le altre nove retrocederanno in serie D. Incredibile ma vero. Ci sarà una selezione durissima. Se il Melfi riuscisse nella già disperata impresa di iscriversi al prossimo campionato, dovrà poi effettuare un torneo strepitoso, per potersi salvare sul campo, come stupendamente ha fatto da dieci anni a questa parte. Melfi è chiamata a superare una sfida decisiva. Dimostrasi ancora una volta all’altezza del compito. Superare questa enorme selezione, vorrebbe significare effettuare il definitivo salto di qualità e attestarsi tra le realtà più importanti del calcio italiano. Fare la C unica sarebbe davvero grandioso per una piccola città come Melfi. Un sogno. Per poter però cullare sogni di questa portata, è necessario aiutare concretamente la causa. Non far scomparire il Melfi è un atto dovuto per chi ci tiene a questa città, fatta di piccole cose, dove il calcio può ancora rappresentare un motivo di orgoglio e svolgere un ruolo fondamentale nell’ambito della crescita di una intera comunità.

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