Benedetto: «Vince chi gioca meglio a basket»
Le ore che dividono gara 3 e gara 4 di semifinale playoff tra l’Agrigento e la Bawer servono a riflettere e riesaminare i tanti aspetti che fanno parte di queste delicate sfide. I playoff sono diversi dalle partite di campionato. In ballo c’è molto e questo sia Ciani che Benedetto lo sanno bene. Ecco perché magari Ciani cerca di alzare i toni, con le dichiarazioni apparse sul sito ufficiale della società siciliana. Benedetto, invece, sceglie di mantenere la contesa sul campo: «I playoff sono difficili – spiega l’allenatore dell’Olimpia Bawer Matera – dove vince chi gioca meglio a basket in uno spazio limitato di tempo, visto che giochiamo ogni due giorni. Tutto il resto conta poco. Ma la partita di ieri non è mai stata in discussione, abbiamo sempre condotto centrando la vittoria. Ma sappiamo della forza di Agrigento».
Coach, ma se ti chiedo di replicare a quel “risse verbali” di cui parla Ciani?
«La posta in palio è molto alta. Ma la cosa bella è che a fine partita ci si stringe la mano da veri uomini di sport. E’ normale che succeda, ma da tutte e due le parti. Noi non siamo delle educande, ma neanche loro. Il sano agonismo è consentito, la cattiveria deve essere condannata. Ma non mi sembra che sia successo niente di tutto questo in queste partite. Come per esempio è successo a San Severo dove un giocatore dovrà essere operato. Noi e loro giochiamo a basket. Ciani ed io siamo brave persone – conclude il tecnico della Bawer – prima di essere allenatori».
E così Benedetto riporta la sfida sui binari sportivi. Sarà quindi il campo a decretare il vincitore della serie, senza dimenticare stile ed educazione.
Antonio Mutasci
LE ore che dividono gara 3 e gara 4 di semifinale playoff tra l’Agrigento e la Bawer servono a riflettere e riesaminare i tanti aspetti che fanno parte di queste delicate sfide. I playoff sono diversi dalle partite di campionato. In ballo c’è molto e questo sia Ciani che Benedetto lo sanno bene. Ecco perché magari Ciani cerca di alzare i toni, con le dichiarazioni apparse sul
sito ufficiale della società siciliana . Benedetto, invece, sceglie di mantenere la contesa sul campo: «I playoff sono difficili – spiega l’allenatore dell’Olimpia Bawer Matera – dove vince chi gioca meglio a basket in uno spazio limitato di tempo, visto che giochiamo ogni due giorni. Tutto il resto conta poco. Ma la partita di ieri non è mai stata in discussione, abbiamo sempre condotto centrando la vittoria. Ma sappiamo della forza di Agrigento».
Coach, ma se ti chiedo di replicare a quel “risse verbali” di cui parla Ciani?
«La posta in palio è molto alta. Ma la cosa bella è che a fine partita ci si stringe la mano da veri uomini di sport. E’ normale che succeda, ma da tutte e due le parti. Noi non siamo delle educande, ma neanche loro. Il sano agonismo è consentito, la cattiveria deve essere condannata. Ma non mi sembra che sia successo niente di tutto ciò in queste partite. Come per esempio è successo a San Severo dove un giocatore dovrà essere operato. Noi e loro giochiamo a basket. Ciani ed io siamo brave persone – conclude il tecnico della Bawer – prima di essere allenatori». E così Benedetto riporta la sfida sui binari sportivi. Sarà quindi il campo a decretare il vincitore della serie, senza dimenticare stile ed educazione.