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IL PASSAGGIO a vuoto contro Santa Marinella è costato alla Basilia il secondo posto in classifica (per via dei due scontri diretti persi con le romane). Beninteso, potrebbe non essere una notizia devastante. Ci può stare, specie se si discute di una battuta d’arresto che viene dopo una serie di sette vittorie nelle ultime otto partite. Ma viene assolutamente logico considerare che la brutta prestazione fornita sabato deve restare circoscritta a quei 40 minuti. Perchè altrimenti saranno guai. Contro l’ottima squadra di Precetti le rossoblu hanno sofferto come singole e come collettivo. Se si considera che la migliore, per prestazione, determinazione, carica agonistica è stata la “sesta” di Paternoster, Giorgia De Luca, non si può stare certo allegri. Per cui sembra assolutamente adeguato lanciare un monito al fine di mettersi subito alle spalle la gara di sabato e concentrarsi verso la trasferta di Bari, la prima di due consecutive (l’altra a Brindisi contro la capolista), che potrà già dire molto in ottica futura.
Ma è allo stesso tempo necessario attendersi una giusta risposta da chi finora ha deluso le aspettative della vigilia. Dal ritorno a Potenza di Ludovica Stamegna, dopo la parentesi di Sorrento, era lecito attendersi molto di più nell’arco delle dodici partite fin qui disputate. Il suo contributo alla causa sta mancando troppo spesso, come testimonia il 2/14 dal campo contro le laziali e il 39% da 2 (con il 14% da tre) nelle statistiche totali del campionato. Non può essere un caso circoscrivere l’analisi del match di sabato a quando, in avvio del terzo quarto, con Stamegna (2/14 al tiro) fuori dal quintetto, la Basilia ha espresso il massimo avviando il tentativo di rimonta in parziale in cui è stato concesso alle avversarie solo un punto. Dentro c’era anche Ribezzo, il capitano, ma quella parentesi buona nell’arco di una gara mediocre non può esimerla dalla critica: la sua partita con le avversarie l’ha persa in malo modo. E poi, uscendo per cinque falli troppo presto non ha dato nessun contributo alle compagne. A giudicare anche dai commenti e dalla furia della presidentessa Pecoriello sugli spalti durante il match, non è molto distante dalla realtà pensare che alla ripresa della preparazione, l’oggetto principale delle critiche saranno proprio le due più esperte. Toccherà a loro dimostrare carattere e far rimettere in sesto immediatamente la squadra. Ma è anche abbastanza evidente che il ritorno dalle feste di Natale è stato pesante per tutte e che quindi dall’intero roster è lecito attendersi quello scatto di orgoglio adeguato alle ambizioni del club, che per qualche giornata ha palesato l’intento di poter “blindare” il secondo posto in chiave playoff.
IL PASSAGGIO a vuoto contro Santa Marinella è costato alla Basilia il secondo posto in classifica (per via dei due scontri diretti persi con le romane). Beninteso, potrebbe non essere una notizia devastante. Ci può stare, specie se si discute di una battuta d’arresto che viene dopo una serie di sette vittorie nelle ultime otto partite. Ma viene assolutamente logico considerare che la brutta prestazione fornita sabato deve restare circoscritta a quei 40 minuti. Perchè altrimenti saranno guai. Contro l’ottima squadra di Precetti le rossoblu hanno sofferto come singole e come collettivo. Se si considera che la migliore, per prestazione, determinazione, carica agonistica è stata la “sesta” di Paternoster, Giorgia De Luca, non si può stare certo allegri. Per cui sembra assolutamente adeguato lanciare un monito al fine di mettersi subito alle spalle la gara di sabato e concentrarsi verso la trasferta di Bari, la prima di due consecutive (l’altra a Brindisi contro la capolista), che potrà già dire molto in ottica futura. Ma è allo stesso tempo necessario attendersi una giusta risposta da chi finora ha deluso le aspettative della vigilia. Dal ritorno a Potenza di Ludovica Stamegna, dopo la parentesi di Sorrento, era lecito attendersi molto di più nell’arco delle dodici partite fin qui disputate. Il suo contributo alla causa sta mancando troppo spesso, come testimonia il 2/14 dal campo contro le laziali e il 39% da 2 (con il 14% da tre) nelle statistiche totali del campionato. Non può essere un caso circoscrivere l’analisi del match di sabato a quando, in avvio del terzo quarto, con Stamegna (2/14 al tiro) fuori dal quintetto, la Basilia ha espresso il massimo avviando il tentativo di rimonta nel parziale in cui è stato concesso alle avversarie solo un punto. Dentro c’era anche Ribezzo, il capitano, ma quella parentesi buona nell’arco di una gara mediocre non può esimerla dalla critica: la sua partita con le avversarie l’ha persa in malo modo. E poi, uscendo per cinque falli troppo presto non ha dato nessun contributo alle compagne. A giudicare anche dai commenti e dalla furia della presidentessa Pecoriello sugli spalti durante il match, non è molto distante dalla realtà pensare che alla ripresa della preparazione, l’oggetto principale delle critiche saranno proprio le due più esperte. Toccherà a loro dimostrare carattere e far rimettere in sesto immediatamente la squadra. Ma è anche abbastanza evidente che il ritorno dalle feste di Natale è stato pesante per tutte e che quindi dall’intero roster è lecito attendersi quello scatto di orgoglio adeguato alle ambizioni del club, che per qualche giornata ha palesato l’intento di poter “blindare” il secondo posto in chiave playoff.
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