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HA avuto solo cinque giorni per allenarsi, ma in pista ha dimostrato di sapere il fatto suo: Roberto Cammarelle, classe 1980, uno e novanta per un centinaio di kg è da sabato anche lui una stella danzante. “Arruolato” in corsa dalla padrona di casa Milly Carlucci per la defezione di Teo Teocoli, il campione di boxe, originario di Rionero in Vulture, si è subit mostrato a suo agio sulla pista televisiva di “ballando con le stelle”. Roberto, in coppia con la regina del ballo Natalia Titova, è talmente convincente che non va neanche allo spareggio finale, che è tra Marisa Laurito e Tony Colombo: a lasciare la gara è proprio la Laurito. Per affrontare i concorrenti e i giudici (severissimi) della trasmissione di Milly Carlucci, giunto alla quinta puntata, il pugile azzurro – nel mezzo di un anno sabbatico durante il quale ha fondato la Talent League of Boxing, una scuola per giovani talenti della boxe – si è messo ad allenarsi senza sosta per recuperare il tempo perso. «Tra balli e coreografie ogni tanto mi va in tilt il cervello – racconta Cammarelle dopo la giornata di prove –, e poi rimettere in moto i miei 120 chili non è uno scherzo. Diciamo che lo considero un bel test in vista delle qualificazioni per Rio 2016». A convincere il campione plurimedagliato a lasciare i guantoni per la pista da ballo la convinzione che certe occasioni non capitino per caso. «Proprio quest’anno mi sono preso un anno di riposo dalla boxe – racconta il pugile – ho creato un campionato per i giovani e sto studiando per diventare dirigente. “Ballando” può essere uno degli step per affrontare la vita dopo il ritiro».
Il suo obiettivo? «Vorrei che i ragazzi e i loro genitori vedessero che facendo boxe non si diventa brutti e ignoranti, e si può raggiungere anche una certa fama».
Al suo fianco un’autentica numero 1: «Natalia è davvero super. E’ rigida, professionale, pretende il massimo e si allena come si stesse preparando per salire su un ring. Avrebbe potuto fare il pugile».

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