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PISTICCI – In pista. In attesa che a decollare siano gli aerei, uno sciame colorato e rumoroso di bolidi del campionato Gran turismo, ieri, ha preso il “volo”, dalla pista Mattei di Pisticci scalo, per il primo ciak in terra lucana di “Italian Race”. E la “corsa” tra i calanchi, puntellati di ulivi, dell’agro di Pisticci proseguirà ancora oggi, prima che il set si trasferisca a Matera per altri due giorni di riprese. Protagonista del film, prodotto da Fandango in collaborazione con Rai Cinema, è Stefano Accorsi, un ex pilota con problemi di droga e una vita allo sbando che torna alle corse per riscattare sè stesso e il marchio di famiglia.
«Una storia – spiega il regista del film Matteo Rovere, mentre è ancora impegnato negli ultimi sopralluoghi- cucita addosso a Stefano. Oltre a essere un bravissimo attore, è anche un grande appassionato di motori, per cui ho scritto il soggetto pensando a lui per il ruolo del protagonista. E devo dire che, dopo averlo visto sul set, è davvero perfetto per il personaggio». Cosa c’entra Matera e il suo territorio con una storia di motori? Nulla in apparenza. Tanto, se si pensa a un posto che possa con la sua bellezza far dimenticare le auto da corsa. «Avevamo bisogno per la sequenza finale di un paesaggio che si facesse ricordare al primo sguardo- racconta ancora Matteo Rovere- i Sassi di Matera e i calanchi di Pisticci ci sono sembrati il luogo ideale, se non l’unico, dove girare il rally con cui si conclude la storia».
Un’altra buona ragione per trasformare Matera, invece che nella solita Palestina, in una “capitale” dell’automobilismo, sicuramente anche il “Bando alla crisi” della Lucana film commission. “Italian Race”, infatti, è una delle produzioni finanziate dal bando regionale per la promozione dell’audiovisivo in Basilicata. «Un contributo minimo rispetto ai costi di un film come “Italian Race” – dice il regista- ma sicuramente utile alla realizzazione del nostro film che ha attraversato tutta l’Italia dei motori: dal circuito del Mugello alla pista di Imola».
La storia, infatti, si snoda sullo sfondo del Campionato italiano Gran Turismo, dove competono Porsche, Lamborghini, Mercedes, Ferrari e Corvette. Il film racconta le vicende di una famiglia, partendo dalla morte del padre, patron di una squadra corse. L’eredità è raccolta dalla figlia (interpretata dalla esordiente Matilda De Angelis), proprio nei giorni in cui il fratello (Stefano Accorsi), torna a casa. Ex campione della categoria, segnato da problemi di tossicodipenza, dopo la richiesta di aiuto della sorella, si rimetterà il casco per l’ultima sfida: salvare la scuderia del padre, correndo su una Porsche 997 Cup del team Antonelli Motorsport di Calderara di Reno.
In “pista”, accanto a Matteo Rovere, ancora una volta Domenico Procacci, insieme al quale il giovane regista ha conquistato il Nastro d’argento 2014 come miglior produttore per il film “Smetto quando voglio”. Un team “collaudato”, insomma, che promette un arrivo in volata nelle sale, dove l’uscita di “Italian Race” è attesa per il 2015. Intanto la troupe di Rovere sarà nella città dei Sassi proprio nel giorno in cui si decide quale sarà la capitale europea della cultura per il 2019: Matera è in pista.

m.agata@luedi.it

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