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POTENZA – Nasce ufficialmente il distretto lucano del cinema. Da ieri, infatti, si conoscono le graduatorie del “Bando alla crisi”.
Uno strumento per portare le maestranze della settima arte in terra lucana, voluto dalla Lucana Film Commission e realizzato grazie all’ausilio di Regione Basilicata ed Apt.
Ben tre i milioni di euro che giungeranno in Basilicata per le produzioni di lungo e cortometraggi ammessi ai finanziamenti. Un progetto dai grandi numeri che farà girare la macchina del cinema e darà la possibilità a 56 imprese di esprimersi, dando lavoro a circa 600 lucani.
«Si apre una nuova stagione per il cinema lucano – ha dichiarato il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace – battiamo ufficialmente il nostro ciak. Giovani lucani e grandi produzioni internazionali inizieranno a girare nel nostro territorio portandolo sui grandi schermi”. Oltre cento le domande giunte sul tavolo della Film Commission e, a fronte di queste, 19 saranno le produzioni totalmente finanziate (11 lungometraggi e 7 corti) e 17 le start up di settore che verranno patrocinate. Altre 21 opere (11 lunghi e 10 cortometraggi) scorreranno in graduatoria e saranno ammesse al finanziamento in tempo breve con fondi aggiuntivi.
Le opere sono state attentamente valutate da una commissione di esperti composta dall’avvocato Luigi Sovena, autorità riconosciuta nelle strutture del cinema pubblico, e dai professori universitari Manuela Gieri e Gianni Celata.
«Ci siamo affidati -ha voluto sottolineare Leporace – ad un autorevole organo esterno per non incorrere nella tentazione delle relazioni corte che troppo spesso condizionano il cinema italiano».
Le opere ammesse ai finanziamenti europei sono, a parere di Leporace e di Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici della Regione Basilicata, lo specchio del cinema del presente.
«Saranno tutti documenti interessanti che faranno da volano ad una terra che di cinema vive e può vivere. Basti pensare -ha commentato il direttore di Apt, Gianpiero Perri – che la maggior parte dei turisti in arrivo a Matera sono americani, segno tangibile di quanto il cinema di Mel Gibson con la sua ‘Passione’ abbia potuto aiutare un territorio».
E così ci si aspetta un grande ritorno, tanto in termini economici quanto di conoscenza, da ciò che verrà ora prodotto.
Dal realismo critico sulla televisione di largo consumo, affidato a Beppe Fiorello, al mondo delle corse di “Italian Race” di uno Stefano Accorsi che sfreccerà per Matera, passando per un’opera di denuncia sulla strage di Ustica affidata al regista Martinelli ed al ritorno in Basilicata di Michelangelo Frammartino, ci sarà posto per il battesimo di autori e registi lucani e per l’arrivo di grandi produzioni internazionali. Si pensi ad esempio all’esordio del potentino Antonello Faretta e al ritorno alla macchina da presa del maestro del documentario Luigi Di Gianni che racconterà Craco con una coproduzione iraniana. «I fondi concessi -ha infine concluso Leporace – si spendono sul territorio, l’impiego di lucani anche solo di origine, a qualsiasi livello, comporta premialità al pari della valorizzazione delle qualità turistiche della nostra regione». Sicuramente qualcosa di migliorabile c’è, ma è indubbio che sia stata data una grande opportunità a quanti lavorano in un settore così difficile quale quello cinematografico. La Basilicata ha saputo dare con “Bando alla crisi” un esempio di come le risorse europee possano essere sfruttate in maniera degna. «Abbiamo dimostrato -ha dichiarato Patrizia Minard i- di saper lavorare nell’Europa creativa e di essere la prima Regione italiana ad aver istituito un bando così importante».
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