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MATERA – Ancora grande musica nel cartellone di “Matera in musica” con Enrico Bronzi per “Tchaikovsky-Brahms II”.
In questo concerto sul palco ci saranno due straordinari “primi violoncelli”, solo che uno, per dovere di ospitalità, prenderà la bacchetta e dirigerà da par suo l’Orchestra della Magna Grecia, lasciando il compito di stupire il pubblico al violoncello al suo collega-ospite.
Questo è il leit-motiv di “Tchaikovsky-Brahms II”, il secondo concerto di un ambizioso progetto dell’Orchestra Magna Grecia che vuole mettere a confronto le produzioni differenti di due grandissimi compositori: i concerti del russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky e le sinfonie del tedesco Johannes Brahms.
Sarà Luigi Piovano, “primo violoncello” dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma e direttore di livello internazionale, a dirigere l’Orchestra Ico della Magna Grecia, mentre come solista sarà ospite Enrico Bronzi: già “primo violoncello” della Scala, titolare della cattedra di violoncello al Mozarteum di Salisburgo, ha suonato in teatri di prestigio, come la Carnegie Hall di New York, anche sotto la direzione di direttori come Claudio Abbado o Christoph Eschenbach.
In “Tchaikovsky-Brahms II” saranno eseguite la monumentale Sinfonia n. 1 in Do minore Op. 68 di Johannes Brahms, e le “‘Variazioni su un tema Rococò” per violoncello e orchestra in La maggiore, op. 33 di Pëtr Il’ic Tchajkovskij.
Questo è “Tchaikovsky-Brahms II” della stagione concertistica “Matera in Musica” di Festival Duni e Orchestra Magna Grecia, che si terrà domani alle ore 21, all’Auditorium Gervasio di Matera.
Le “‘Variazioni su un tema Rococò” per violoncello e orchestra in La maggiore, op. 33 è un brano fantasioso di Tchajkovskij, che richiede al solista un notevole impegno virtuosistico, scritto dal compositore russo ispirandosi ai canoni del Settecento e, più in particolare, a Mozart.
In questo brano il tema viene sviluppato dal violoncello in sette variazioni intercalate da interludi orchestrali e da cadenze: si alternano così cantilene fresche e gioiose dalle pastose sonorità, a momenti elegiaci e malinconici, con passaggi di bravura che coinvolgono il solista e l’orchestra destando l’interesse e lo stupore dell’ascoltatore.
Nella seconda parte del concerto sarà eseguita la Sinfonia n. 1 in Do minore Op. 68 di Johannes Brahms; sul podio a dirigere l’Orchestra della Magna Grecia ci sarà Luigi Piovano, primo violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia, che da diversi anni ha intrapreso una prestigiosa carriera come direttore d’orchestra, tra l’altro da due anni è direttore musicale dell’Orchestra della Magna Grecia che ha già diretto in numerosi concerti.
Tra i primi abbozzi della Sinfonia n. 1 in Do minore Op. 68, alla sua prima esecuzione nel 1876, trascorsero oltre venti anni, una stesura portata avanti da Brahms fra mille indecisioni, ripensamenti e correzioni, sempre ispirandosi alla orchestrazione beethoveniana. Non a caso il famoso critico Hans von Bulow al suo apparire salutò questa sinfonia come la “decima di Beethoven”, indicando così in Brahms l’erede artistico del grande compositore tedesco.
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