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MIGLIONICO – Congiura tecnologica.  Sabato sera, è stato presentato alla cittadinanza, un attrattore turistico che rivestirà particolare importanza per la cittadina del Malconsiglio.

Una nuova opportunità per quanti ambiranno conoscere la Basilicata, Matera e la sua provincia. Nel maniero federiciano, eretto nel 1100 ed arrivato fino a noi in tutta la sua maestosità e possenza, rivivrà a breve una “Congiura dei Baroni” tecnologica, in rappresentazione di quella reale, avvenuta nel 1485 quando i baroni del Regno di Napoli, provarono a ribellarsi al Re Ferrante I d’Aragona. Una Congiura ordita dai Baroni contro il Re, il quale fingendo di accettare gli accordi, dopo qualche tempo attirò in una trappola, convocando, a Napoli, tutti i partecipanti, per farli  trucidare senza pietà. E questo sciagurato epilogo, fece guadagnare appunto al Castello di Miglionico, l’appellativo del Malconsiglio.

Il sindaco, Angelo Buono, nella sala auditorium del Castello, ha ripercorso la narrazione dell’evento storico, in linea con quanto narrato dallo storico Camillo Porzio nella sua più celebre opera, “La congiura dei Baroni del regno di Napoli contra il re Ferdinando”. Evento che si svolse a Miglionico nel 1485 quando il segretario del re, Petrucci e diversi baroni tra i quali Pirro del Balzo, principe di Altamura, il marchese di Bitonto, i duchi di Melfi e di Nardò,  parteciparono all’incontro con il Re insieme a Girolamo Sanseverino cui apparteneva la terra di Miglionico. E proprio i momenti di quell’incontro, svoltosi attorno ad una tavola imbandita, sono stati rappresentati e rivivranno con voci e suoni, grazie alla tecnologia, nella omonima stanza del Castello. Soddisfazione per l’attrattore, creato con fondi Piot con un costo globale di circa 195mila euro e che si aggiunge ai diversi già presenti in Lucania, sono state espresse dal presidente del Gal Bradanica, Leonardo Braico e Mariano Schiavone, responsabile dell’Apt Basilicata, intervenuti alla serata.

Una serata che ha visto presente Pietro Spadavecchia e Vincenzo Friguglietti in rappresentanza della Ett Spa, azienda genovese che ha curato nei minimi dettagli l’allestimento. Un’azienda specializzata, che ha realizzato allestimenti museali all’avanguardia in Italia, tra i quali il MusMa, Museo del Mare di Genova. Accattivanti le parole dell’arch. Luigi Bubbico, coordinatore del progetto. «A Sud, grazie forse alla nostra povertà, che ci ha impedito di distruggere e demolire, siamo riusciti a far arrivare fino a noi opere maestose come questo Castello che valorizzato e riempito di contenuti potrà rappresentare un volano turistico per tutta la Basilicata». L’assessore Piccinni ha precisato che «dal  14 marzo, i miglionichesi potranno iniziare le visite gratuite della durata di 40 minuti, per ripercorrere suggestivamente la storia che ha segnato la loro cittadina». Ogni Venerdì, dalle ore 16 alle 20, e nei weekend, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, a gruppi di 20 persone, si avrà la possibilità di “immedesimarsi  in uno dei baroni che parteciparono alla congiura” per una visita guidata, grazie alla disponibilità di diversi amministratori e volontari. Occorre andare negli uffici comunali, con un ticket che si aggira intorno ai 5 euro.  La storia della Congiura è servita.

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