3 minuti per la lettura
MATERA – «Pagina dopo pagina ogni entità descritta nel romanzo prende vita e ogni cosa acquisisce una sua dignità e diviene un forte elemento evocativo». Sono le considerazioni della scrittrice Maria Antonietta D’Onofrio, intervenuta alla presentazione del libro “Di bianco in neve” (Armando Curcio Editore) dell’artista Rossana Fiorini. «La minuziosa descrizione che la scrittrice fa delle cose di ogni giorno – ha proseguito la D’Onofrio – sono straordinarie; quando un racconto ci fa diventare padroni del nostro tempo, allora dico che si compie il miracolo della scrittura, poiché ci fa assaporare piccole cose. I personaggi della storia sono curati nei dettagli che apprezziamo senza annoiarci e tutto assume dignità. La scrittrice rende ai nostri occhi la forma del senso interno che spesso perdiamo per una forma del vivere superficiale, tutto scritto in modo ricco, profondo, elegante che porta in profondità, ma senza calpestare la superficie.
La protagonista, è una donna che non vuole protezione, subisce violenza, ma la argina; si concede all’amore, ma non dipende da esso; non è famosa, non è bellissima, ma porta con sé l’energia delle arti. E quando il suo uomo diventa violento, cerca di capire, ma continua a lottare; l’amore per la protagonista è un atto creativo ed è questo l’amore che lei cerca. In questo romanzo ho trovato parole profonde che toccano l’anima». L’incontro culturale, organizzato dall’associazione “Matera Poesia 1995”, con il patrocinio della Provincia di Matera, è stato introdotto con la lettura di alcuni brani del testo, straordinariamente interpretati dall’attrice di teatro Adele Paolicelli.
A presentare l’autrice è stata il presidente dell’associazione “Matera Poesia 1995” Maria Antonella D’Agostino che ha detto: «Tanti sono i passi del libro che mi hanno colpito, non solo grazie alla ricchezza di termini utilizzati nelle descrizioni, ma anche per la bellezza della storia, incentrata su una realtà coniugale convenzionale». Rossana Fiorini, milanese di nascita, tarantina d’adozione, è un’artista completa: si occupa di arte in genere (pittura, scultura, installazioni), ma anche di musica, scenografia, scrittura e critica. «Viviana, la protagonista del mio racconto – ha spiegato la Fiorini – è una creatura sensibile, profonda, fragile e temeraria. La realtà coniugale è segnata da violenze, ma lei si ribella: sventura di donna che non vuole rinunciare a se stessa e vuole conservare la sua libertà».
Impegnata nell’ambito delle installazioni ambientali, la Fiorini annovera allestimenti in siti particolari (fortezze, chiostri, palazzi storici); ha realizzato, inoltre, scenografie per la Rai e per Mediaset e scrive su varie testate giornalistiche. E’ presidente dell’associazione MAW Music Art Writing communication, con la quale ha avviato un’attività di comunicazione, ideazione e organizzazione di eventi multimediali. Alla presentazione è intervenuto anche l’assessore provinciale Michele Grieco, evidenziando come siano degni di apprezzamenti incontri dedicati alla cultura.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA