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UNO dei quartieri della città di Matera è il rione Piccianello, sorto già negli anni trenta, sito nei pressi dello Stadio della città e porta d’ingresso della città dal lato est, nel quale ha inizio la processione della Madonna sul carro in cartapesta, durante la festa della Bruna. 

Qui, in passato vi era un uomo che ha da sempre suonato la fisarmonica, trasmettendo la passione per la musica ai suoi figli e ai suoi nipoti, al punto che questi hanno creato un gruppo musicale, Pauluccio e i Piccianello boys, il cui nome vuole ricordare il nonno e il suo legame con il quartiere. Paolo Elia, Francesco Paolicelli, rispettivamente nipote e figlio del fisarmonicista, con Pasquale Gravela, Gianfilippo Di Renzo, Roberto Chietera si esibiranno questa all’Ueffilo Music Club, a partire dalle ore 22, proponendo un repertorio nel quale saranno presenti personalissime rivisitazioni, in chiave jazz e swing, dei più importanti pezzi della discografia italiana, dagli anni ’50 ai giorni nostri. 

«Proporremo brani tratti dalla discografia italiana – ha affermato Pauluccio – completamente stravolti, in chiave acustica, con una formazione composta da tromba, chitarra, contrabbasso e percussioni. A questi alterneremo anche inediti, che stiamo producendo, proprio in questi giorni».

In questa esibizione, che segue la precedente svolta nella serata inaugurale dell’Ueffilo, il gruppo si avvarrà anche della partecipazione di batteria, sassofono e bandoneon, strumenti ad ancia, simile alla fisarmonica.«In questo caso eseguiremo un vero e proprio concerto, nel quale alternemo sia i brani rivisitati da noi, italiani e stranieri, che inediti scritti da me, che raccoglieremo in un album di prossima produzione. Grazie all’ausilio di tre ulteriori strumenti, rispetto alla nostra formazione base, avremo la possibilità di proporre una performance differente dai nostri soliti concerti, decisamente più forte, in tutti i sensi».

Tra i brani proposti da Pauluccio e i Piccianello Boys non mancherà la canzone “Pigiama”, singolare remake del brano di Bob Marley “Jammin”, nella quale Paolo Elia, cantante della band, che prima di dedicarsi professionalmente al campo della musica svolgeva il lavoro di architetto, si scatena in un’esibizione tra canto, ballo e show che vede il coinvolgimento del pubblico.

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