5 minuti per la lettura
POTENZA – Avvicinare i giovani al linguaggio della musica e dell’opera lirica. Questo l’obiettivo del progetto “Ragazzi all’opera”, organizzato dall’ Apofil in collaborazione con il Centro di Drammaturgia Europeo e Ateneo Musica Basilicata che ha coinvolto gli studenti dei licei Artistico, Musicale e delle Scienze umane di Potenza, del liceo Artistico di Melfi e dell’Ipsia di Moliterno. Un progetto educativo e di studio che però arrivando sul palcoscenico come succederà domani e domenica al teatro Stabile diventa anche arte e riscoperta di personaggi lucani spesso sottovalutati.
Il progetto infatti si è occupato di riscoprire la prima opera del maestro Francesco Stabile, al quale tra l’altro è stato dedicato nel 1866 l’unico teatro all’italiana presente in Basilicata, dal titolo “Lo sposo al lotto”. Quest’opera giocosa in due atti è stata rappresentata una sola volta nel 1826 e fino ad ora pochi e solo addetti ai lavori erano a conoscenza della sua esistenza. Di fatti del compositore nato a Miglionico nel 1801 non si ricordano opere di particolare bellezza ed innovazione, ma in questa realizzazione giovanile tanti sono gli spunti di riflessione musicali e teatrali.
Un evento quindi unico, non solo per gli studenti che hanno lavorato nella scenografia, nei bozzetti, nella regia, nelle analisi e perfino nel programma di sala ma anche per chi riempirà il teatro di Potenza per gustarsi una rappresentazione simpatica e divertente, portatrice di un valore storico non certo indifferente e realizzata da professionisti. A dirigere l’Orchestra del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza e il Coro del teatro Stabile sarà il maestro Daniele Belardinelli coadiuvato dal maestro Giuseppe Salatino. Alle luci Massimo Polo e la regia è stata affidata a Riccardo Canessa.
L’intreccio amoroso con i vari sotterfugi e tranelli sono gli elementi classici di un’opera scritta in giovinezza ma che rendono ancora più interessante la rappresentazione che per questo è più frizzante e forse più vicina ai gusti teatrali lucani da sempre appassionati di commedie scarpettiane che di queste storie sono pregne. Certo si parla di opera e quindi alla storia va aggiunta tutta la meraviglia della musica e del canto. “Lo sposo al lotto” è la storia di due spose Elisa e Vereconda, interpretate da Ivanna Speranza e Serena Muscariello che vanno al sorteggio per andare in spose ai “signori di qualità”. Gli sposi sono Riccardo il sindaco del paese interpretato da Gerardo Spinelli e Minico interpretato da Antonio Cappetta.
Da qui nascono degli incroci e scambi di persone nei quali faranno ingresso in scena altri personaggi: il maestro (Saverio Sangiacomo),Feliciano, figlio del sindaco innamorato di Vereconda (Vitoalberto Azzariti) e Tromba (Alfonso Franco). Un’opera che farà sorridere e probabilmente farà avvicinare, oltre ai ragazzi, anche la città, all’opera lirica.
TI potrebbe interessare
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA