3 minuti per la lettura
SI sono incontrati la prima volta al festival di Sanremo: lei era concorrente per le nuove proposte, lui presentatore ad un bivio fondamentale della sua carriera. Erica e Rocco poi si sono conosciuti meglio: lui al secondo film da regista, lei ad oggi la più interessante cantautrice del panorama musicale italiano. L’artista lucano ha scelto proprio un brano del nuovo album di Erica, come colonna sonora finale del suo ultimo film “Una piccola impresa meridionale” il brano si intitola “Dove cadono i fulmini” (in uscita da ieri l’Ep omonimo con una nuova versione acustica e il brano “Affondo” prodotto da Andro Id dei Negramaro) .
Erica, tu hai già visto “Una piccola impresa meridionale”. Come è il nuovo film di Rocco Papaleo?
«E’ una commedia molto divertente con l’umorismo di Rocco che non è mai volgare. C’è una trama complessa e tante storie personali che secondo me coinvolgeranno tutti quelli che l’andranno a vedere. “Basilicata coast to coast” mi era piaciuto molto, ma questo film per me è ancora più bello, perché dall’inizio alla fine vola».
Perché Rocco ha scelto te e il tuo brano per il suo film?
«Io non me lo voglio chiedere troppo, perché sono così contenta che l’abbia fatto. Secondo me è stato proprio un incontro di due cose che stavano viaggiando parallele con tematiche forti in comune. “Dove cadono i fulmini” parla di un ristrutturarsi, come dice Rocco. E poi c’è un grande protagonista sia nella mia canzone che nel suo film: il mare».
Si può dire che con Rocco vi siete incontrati in mare?
«Io Rocco l’ho visto alla ricerca del mare come una sicurezza. Per me, invece, oltre ad essere un compagno è anche un ostacolo, mi ha sempre fatto anche un po’ paura. Questa è la sensazione che ho guardando il film, il mare che un po’ risolve dei problemi».
Quanto è importante per te che il tuo brano “Dove cadono i fulmini” in qualche modo presenti il film, di fatti accompagna anche il trailer ?
«Io sono onorata e sono contenta che abbia scelto proprio questa canzone. Rocco ci ha messo veramente il cuore su questo pezzo ed ha fatto molto di più di quello che era necessario per il film. Addirittura ha diretto il video clip della canzone che uscirà in questi giorni».
Come è Rocco Papaleo da regista?
«Sul set è fantastico. Ha quell’approccio jazz alla vita, un modo un po’ di improvvisare, in grado di tirare fuori il meglio da tutti. Questo senza enormi mezzi ma veramente con umiltà e tanta fantasia. Il fatto di esser stata diretta da un grande regista come Rocco è già un piccolo sogno per me».
Concludiamo. Per te la Bellezza è la semplicità. Con semplicità e naturalezza da giovane cantautrice pugliese, quest’anno, hai girato il mondo dal Brasile agli Stati Uniti. Prendendo in prestito il titolo del film, la tua è “una piccola impresa meridionale”?
«Io in questo titolo mi ci ritrovo moltissimo. “Contro le onde” ha questo significato. Racconta di un’impresa personale di una persona del sud, di superare i propri limiti. Ogni giorno lavorare per migliorare, ed essere più consapevoli delle proprie scelte senza doversi ripetere per forza, è un po’ la ricerca di tutti gli artisti. Alla mia vita questo sottotitolo andrebbe bene, come starebbe bene ad altri musicisti delle nostre parti».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA