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SARÀ presente a Gorizia sabato, per ritirare il primo premio per la sezione “Saggi” al Premio Franz Kafka Italia – III Edizione l’ufficiale dell’Esercito Italiano Giuseppe Amato, dall’inizio del mese scorso impegnato in Kosovo nello Stato Maggiore della Missione KFOR. «E’ davvero con grande commozione che scrivo queste righe. – afferma il Maggiore Amato – La sensazione che ho provato quando mia moglie mi ha comunicato al telefono di aver vinto il premio Kafka è stata davvero molto forte, non solo per l’importanza e il prestigio che questo premio rappresenta, ma soprattutto per il fatto di ricevere la notizia mentre sto servendo il mio Paese all’estero.
Ho sentito forte la commozione per qualsiasi collega in uniforme, fratello d’armi, che per non venir meno a un giuramento e a un ideale, ha donato tutto se stesso: la propria vita. Grazie a tutti coloro che credono in noi, e soprattutto a coloro che credono meno perché, in questo modo, ci danno più forza e coraggio per fare meglio e di più per il nostro Paese, per la nostra gente, per il bene dell’umanità».
Il Franz Kafka Italia conquistato dal testo “L’Eco dei miei passi a Kabul” costituisce un importantissimo riconoscimento perché è attribuito direttamente dall’Accademia Italiana per l’Analisi del Significato del Linguaggio MeQRiMa ed è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gorizia. La cerimonia di consegna si svolgerà alle ore 17 presso il Kulturni Center Lojze Bratuž. «Il Premio è istituito in onore e memoria della figura letteraria e morale di Franz Kafka. – spiegano gli organizzatori – Lo scopo di questo Premio è triplice: celebrare la memoria di Franz Kafka, scrittore ai massimi vertici dell’arte letteraria mondiale; dare agli scrittori che parteciperanno al Premio il piacere e l’onore di essere qualificati con il nome di un Autore tanto geniale e dall’umanità tanto grande come Franz Kafka; fornire un Premio che, in memoria della statura intellettuale e morale di Franz Kafka e per onorare gli Autori stessi, vuole esaltare l’importanza dell’arte letteraria nella cultura e nella civiltà umana, nella vita umana, e vuole perciò riconoscere e premiare l’attività di coloro che si dedicano all’espressione dei contenuti della loro fantasia in forma di opere di arte letteraria».
“L’eco dei miei passi a Kabul” si conferma una vera e propria rivelazione editoriale: pluripremiato, ha avuto il merito di far conoscere ad un vasto pubblico, grazie ai racconti coinvolgenti e commoventi del Maggiore lucano. E’ narrata, infatti, la sua esperienza in Afghanistan, cinque anni fa presso il Comando NATO a Kabul durante la missione ISAF, e riporta con obiettività il passaggio complesso che l’Afghanistan sta attraversando. Il libro, edito dalla casa editrice Mursia (collana “Testimonianze fra cronaca e storia – Le nuove guerre”), è ordinabile sia su tutti i principali siti per acquisti on line (Ibs; Amazon; La Feltrinelli; Libreria Universitaria), che in tutte le librerie.
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