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LA IX Giornata del Contemporaneo promossa sabato scorso da “Amaci”, ha riscosso al Musma un ottimo successo di pubblico. Nonostante la pioggia, 300 visitatori hanno vissuto ore di grande intensità a diretto contatto con l’arte in tutte le sue declinazioni. Il museo di scultura contemporanea della città dei Sassi ha confermato la varietà e vivacità della sua offerta culturale.“Conoscere, sapere, vedere rende più liberi”. Così il Maestro Nunzio, protagonista della nuova generazione della scultura italiana, ha introdotto in mattinata il suo incontro con quattro classi del Liceo artistico di Matera.
Dopo la proiezione di un video, che ripercorreva le tappe della sua ricerca, l’artista abruzzese ha continuato il suo dialogo con gli allievi raccontando la sua vita, partendo dagli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, con un maestro come Toti Scialoja, e arrivando fino al suo lavoro attuale che vede, come materiale prediletto, l’uso del legno di quercia bruciato. Nunzio ha spiegato come alla base della sua ricerca ci sia anche la capacità di incanalare il caso nella costruzione dell’opera d’arte, di dare un indirizzo a quello che la materia gli suggerisce. I visitatori che si sono avvicendati nelle sale e negli ipogei del museo, hanno avuto l’opportunità di chiudere la mostra dell’estate dedicata a Giuseppe Uncini e alle sue maquette, e di aprire, nella Saletta della Grafica quella dedicata a Jean Cocteau nel cinquantenario della morte. Il Musma ha deciso di ricordare una figura troppo spesso dimenticata della cultura del secolo scorso, con l’esposizione del libro d’artista “Jean Cocteau, Picasso de 1916 à 1961”, illustrato con 24 litografie originali di Picasso stampate da Mourlot a Parigi nel 1962 per le “Éditions Du Rocher”, e attraverso 17 disegni di Cocteau per un volumetto stampato da Vanni Scheiwiller nel 1959. Entrambe le pubblicazioni, e una scelta di immagini e documenti, ripercorrono una vita vissuta con ironia e curiosità, tra letteratura, teatro, musica, arte e cinema.
Nel corso di tutta la giornata, infine, la proiezione del documentario “Marina Abramovi – The artist is present” ha colpito e commosso i visitatori. Un altro modo di esprimere l’arte, quello della Abramovi, concentrato sulle energie che il corpo e la mente trasmettono.La giornata, a partire dalle ore 16, si è arricchita della collaborazione del Conservatorio “Duni” di Matera, già collaudata con successo il 18 maggio scorso in occasione della Notte dei Musei. Gli allievi della scuola di musica elettronica del conservatorio, diretti dal Prof. Fabrizio Festa e in collaborazione con il visual designer Saul Saguatti/Basmati hanno realizzato “Summa”, un progetto concepito proprio per la Giornata del Contemporaneo e sviluppato nel corso di quattro mesi. La performance, divisa in tre parti ha coinvolto l’intero museo. L’ipogeo V è stato sede di una sonorizzazione gestita in automazione: le sculture e le pietre della grotta si sono riempite di note elettroacustiche di energica suggestione.
Al piano superiore, in sala IV, i talentuosi allievi hanno eseguito brani di musica classica, elettronica e funky, molti dei quali in prima esecuzione. Avvolta dalle sculture della collezione del museo, un’orchestra in piena regola, insieme a Saul Saguatti, ha dato vita ad una narrazione musicale che ha dimostrato ancora una volta il ruolo fondamentale della cultura: dare respiro alla mente. Lo studio, l’impegno e il talento dei giovani musicisti, uniti all’esperienza e alla passione del maestro Festa, all’inventiva di Saguatti, sono stati premiati dagli applausi del pubblico, rapito dalla musica e dai video proiettati sulla volta della grande sala.
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