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Nuovo cd “Bisogna vivere” e due serate live a Verona
Morandi «ottimista
non ingenuo»
di GIOIA GIUDICI
MILANO – Ha un disco in uscita e due date all’Arena di Verona da preparare, ma le sorti del Governo e dell’Italia sono in cima ai suoi pensieri: per Gianni Morandi il suo album “Bisogna vivere” ha «un titolo adatto a questo momento, è un ottimismo non ingenuo, che costruisce, come dice il presidente Napolitano»
Un titolo, quello del cd e dell’omonima canzone firmata da Pacifico, che è quasi uno slogan, «il proseguimento ideale di “stiamo uniti”, ma – spiega Morandi – con una variabile: cade il Governo, dobbiamo vivere, abbiamo problemi economici, dobbiamo vivere». Vivere sì, ma non sopravvivere: «Io sono orgoglioso di essere italiano, siamo bravi quando giochiamo in attacco, mentre vederci così in difesa, vendere i nostri pezzi, mi spiace molto. Dobbiamo andare avanti – esorta – forse ci manca il senso della collettività come ce l’hanno francesi e tedeschi». Però siamo capaci di gesti di grande coraggio: «Spero che tutti gli italiani – auspica – abbiano il senso del pilota che ha salvato 155 persone, che tirino fuori la grinta e la forza». Un pensiero particolare va ad Enrico Letta: «Mi auguro che il nostro presidente del Consiglio trovi il bandolo della matassa, una crisi di governo adesso – considera – sarebbe molto pesante, il nostro Paese deve rimanere in serie A». 
Tanto orgoglioso di essere italiano, quanto fiero di essere emiliano, nel nuovo album Morandi omaggia la sua terra, colpita dal terremoto, con “Bellemilia”, brano in cui canta per la prima volta in dialetto, accompagnato dal coro della parrocchia di Poggio Renatico, uno dei paesi più colpiti dal sisma. La canzone gli è stata proposta via facebook dallo sconosciuto autore emiliano Gianluca Taddia, che l’ha scritta nella tendopoli dove ha vissuto dopo il terremoto.
Tra i dieci nuovi brani anche uno firmato da Gianluca Grignani, “Prima che tutto finisca”, l’esortativa “Bisogna vivere” firmata da Pacifico e il singolo “Solo insieme saremo felici” di Saverio Grandi ed Emiliano Cecere. Alcuni di questi pezzi saranno tra i 50 che Morandi interpreterà all’Arena di Verona, nei due concerti del 7 e 8 ottobre, che saranno trasmessi in diretta integrale da Canale 5 e da Rtl 102.5.
Un doppio appuntamento che desta qualche preoccupazione anche in un veterano come lui: «Ci sono 100 musicisti, 25mila persone con un biglietto che mi creano qualche ansia in più del solito, voglio fare il meglio, per me è una prima volta, ci sono arrivato ma – scherza – sono ancora giovane…» Tanti gli amici che lo raggiungeranno a Verona, da Cher, conosciuta negli anni 70 e ritrovata via facebook, al maestro Ennio Morricone. 
Ci sarà forse anche Rita Pavone ma non l’amico Adriano Celentano: «Ci conosciamo da sempre e dopo Sanremo un filo ancora più forte ci lega. Lui è venuto da me e io sono andato da lui, ma non siamo Gianni e Pinotto o Crik e Crok. Condividere il palco con Adriano è stata per me una grandissima emozione e sono certo che in futuro ci sarà un’occasione per riviverla». 

MILANO – Ha un disco in uscita e due date all’Arena di Verona da preparare, ma le sorti del Governo e dell’Italia sono in cima ai suoi pensieri: per Gianni Morandi il suo album “Bisogna vivere” ha «un titolo adatto a questo momento, è un ottimismo non ingenuo, che costruisce, come dice il presidente Napolitano»Un titolo, quello del cd e dell’omonima canzone firmata da Pacifico, che è quasi uno slogan, «il proseguimento ideale di “stiamo uniti”, ma – spiega Morandi – con una variabile: cade il Governo, dobbiamo vivere, abbiamo problemi economici, dobbiamo vivere». Vivere sì, ma non sopravvivere: «Io sono orgoglioso di essere italiano, siamo bravi quando giochiamo in attacco, mentre vederci così in difesa, vendere i nostri pezzi, mi spiace molto. 

Dobbiamo andare avanti – esorta – forse ci manca il senso della collettività come ce l’hanno francesi e tedeschi». Però siamo capaci di gesti di grande coraggio: «Spero che tutti gli italiani – auspica – abbiano il senso del pilota che ha salvato 155 persone, che tirino fuori la grinta e la forza». Un pensiero particolare va ad Enrico Letta: «Mi auguro che il nostro presidente del Consiglio trovi il bandolo della matassa, una crisi di governo adesso – considera – sarebbe molto pesante, il nostro Paese deve rimanere in serie A». 

Tanto orgoglioso di essere italiano, quanto fiero di essere emiliano, nel nuovo album Morandi omaggia la sua terra, colpita dal terremoto, con “Bellemilia”, brano in cui canta per la prima volta in dialetto, accompagnato dal coro della parrocchia di Poggio Renatico, uno dei paesi più colpiti dal sisma. La canzone gli è stata proposta via facebook dallo sconosciuto autore emiliano Gianluca Taddia, che l’ha scritta nella tendopoli dove ha vissuto dopo il terremoto.Tra i dieci nuovi brani anche uno firmato da Gianluca Grignani, “Prima che tutto finisca”, l’esortativa “Bisogna vivere” firmata da Pacifico e il singolo “Solo insieme saremo felici” di Saverio Grandi ed Emiliano Cecere. A

lcuni di questi pezzi saranno tra i 50 che Morandi interpreterà all’Arena di Verona, nei due concerti del 7 e 8 ottobre, che saranno trasmessi in diretta integrale da Canale 5 e da Rtl 102.5.Un doppio appuntamento che desta qualche preoccupazione anche in un veterano come lui: «Ci sono 100 musicisti, 25mila persone con un biglietto che mi creano qualche ansia in più del solito, voglio fare il meglio, per me è una prima volta, ci sono arrivato ma – scherza – sono ancora giovane…» Tanti gli amici che lo raggiungeranno a Verona, da Cher, conosciuta negli anni 70 e ritrovata via facebook, al maestro Ennio Morricone. Ci sarà forse anche Rita Pavone ma non l’amico Adriano Celentano: «Ci conosciamo da sempre e dopo Sanremo un filo ancora più forte ci lega. Lui è venuto da me e io sono andato da lui, ma non siamo Gianni e Pinotto o Crik e Crok. Condividere il palco con Adriano è stata per me una grandissima emozione e sono certo che in futuro ci sarà un’occasione per riviverla». 

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