MATERA- La sera del 30 dicembre 2012, un gruppo di amici si riunì dando vita ad un Comitato promotore per organizzare una mostra antologica e pubblicare un catalogo d’arte della produzione cinquantennale dell’artista materano Giuseppe Mitarotonda, per tutti Peppino.
Adesso quel sogno è diventato realtà.
Il primo esperimento di mostra antologica organizzata dal basso è realtà: più di 60 maioliche istoriate tra cui pannelli, tondi, lumi e altre forme, provenienti dal laboratorio dell’artista e da privati, saranno esposti dal prossimo 21 settembre e fino al 20 ottobre nei locali dell’ex Ospedale di San Rocco, in piazza San Giovanni, nel centro storico della Città dei Sassi.
“Matera nelle maioliche di Mitarotonda” il titolo della mostra. Le sue maioliche, pezzi unici ed autentici, sono emblemi di identità storica e di tradizioni.
Il percorso espositivo ripercorre, attraverso la copiosa opera di Peppino Mitarotonda, la storia di Matera, con una attenta e creativa riproduzione di fatti, segni e luoghi, intersecandosi con quella personale dell’artista.
Obiettivi e contenuti della mostra sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, tenuta ieri mattina, a cui hanno partecipato oltre all’artista anche il curatore Nicola Rizzi, il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, lo storico Giovanni Caserta, l’assessore alla Cultura del Comune di Matera Alberto Giordano e l’architetto Biagio Lafratta della Soprintendenza ai Beni ambientali e Paesaggistici.
La mostra spazia dalla rappresentazione del territorio murgiano a eventi di storia locale come “il miracolo di Sant’Eustachio”, il protettore di Matera che in epoche diverse salvò la città dagli attacchi dei pirati saraceni e dalla “rivoluzione” giacobina.
Articolata nelle sezioni “Matera e la sua storia”, “Matera in festa”, “Matera oltre il mito della memoria” e “C’era una volta Matera”, alla mostra è legata la pubblicazione di un catalogo realizzato da Giuseppe Labarile editore. Il volume che prende il nome dalla stessa mostra e, oltre alle immagini delle opere, offre un itinerario storico della città dei Sassi a cura di Giovanni Caserta, sarà presentato la sera dell’inaugurazione dell’antologica dedicata a Peppino Mitarotonda. Con gli interventi di Raffaello De Ruggieri, Giuseppe Appella, Edoardo Delle Donne, Kengiro Azuma e Assadour, oltre alle schede descrittive di Giuseppe Barile, Rosanna Colucci, Teresa de Ruggieri, Roberto Linzalone, Nicola Rizzi e Mario Serra, il volume diventa una testimonianza importante dell’attività artistico-artigianale di Mitarotonda e un riferimento rilevante per gli aspetti storici e antropologici riguardanti la città di Matera e i suoi abitanti.
La mostra è completata da una sezione in cui si racconta la significativa esperienza che il ceramista materano ha sperimentato in alcune scuole della città. Sono state coinvolte classi della scuola materna, scuola elementare, scuola media e scuola superiore. Bambini e ragazzi, a diretto contatto con l’artista, hanno prodotto lavori che, arricchiti da un video, saranno visibili in questa apposita sezione. I vari passaggi di questo incontro tra un artigiano-artista e il mondo della scuola sono stati raccolti in un volume dal titolo “Mitarotonda, La maiolica, La scuola” curato da Franca Bianco e Eustachio Montemurro, con la collaborazione di Angela Dragone, Maria Torelli, Domenico Torelli e di tutti gli insegnanti delle classi coinvolte nel progetto. L’evento è organizzato dal “Comitato Mostra Mitarotonda” (nato proprio con lo scopo di realizzare questa iniziativa) e dalla Fondazione Zetema, con il sostegno della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata e il patrocinio di Regione Basilicata, Consiglio Regionale della Basilicata, Comune di Matera, Provincia di Matera, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, Camera di Commercio di Matera e Circolo “La Scaletta” di Matera. Il curatore dell’evento, Nicola Rizzi, precisa: «Si tratta di un progetto sponsorizzato con finanziamento collettivo, noto come “crowdfunding”.
Amici ed estimatori dell’artista hanno aderito all’iniziativa, ritenendola utile per la divulgazione di contenuti storico-culturali legati alla nostra città e al suo territorio, espressi attraverso l’antica arte della maiolica».
La mostra sarà aperta tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 18 alle 21. L’ingresso è libero.
MATERA- La sera del 30 dicembre 2012, un gruppo di amici si riunì dando vita ad un Comitato promotore per organizzare una mostra antologica e pubblicare un catalogo d’arte della produzione cinquantennale dell’artista materano Giuseppe Mitarotonda, per tutti Peppino. Adesso quel sogno è diventato realtà. Il primo esperimento di mostra antologica organizzata dal basso è realtà: più di 60 maioliche istoriate tra cui pannelli, tondi, lumi e altre forme, provenienti dal laboratorio dell’artista e da privati, saranno esposti dal prossimo 21 settembre e fino al 20 ottobre nei locali dell’ex Ospedale di San Rocco, in piazza San Giovanni, nel centro storico della Città dei Sassi. “Matera nelle maioliche di Mitarotonda” il titolo della mostra. Le sue maioliche, pezzi unici ed autentici, sono emblemi di identità storica e di tradizioni.
Il percorso espositivo ripercorre, attraverso la copiosa opera di Peppino Mitarotonda, la storia di Matera, con una attenta e creativa riproduzione di fatti, segni e luoghi, intersecandosi con quella personale dell’artista. Obiettivi e contenuti della mostra sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, tenuta ieri mattina, a cui hanno partecipato oltre all’artista anche il curatore Nicola Rizzi, il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, lo storico Giovanni Caserta, l’assessore alla Cultura del Comune di Matera Alberto Giordano e l’architetto Biagio Lafratta della Soprintendenza ai Beni ambientali e Paesaggistici.
La mostra spazia dalla rappresentazione del territorio murgiano a eventi di storia locale come “il miracolo di Sant’Eustachio”, il protettore di Matera che in epoche diverse salvò la città dagli attacchi dei pirati saraceni e dalla “rivoluzione” giacobina.Articolata nelle sezioni “Matera e la sua storia”, “Matera in festa”, “Matera oltre il mito della memoria” e “C’era una volta Matera”, alla mostra è legata la pubblicazione di un catalogo realizzato da Giuseppe Labarile editore. Il volume che prende il nome dalla stessa mostra e, oltre alle immagini delle opere, offre un itinerario storico della città dei Sassi a cura di Giovanni Caserta, sarà presentato la sera dell’inaugurazione dell’antologica dedicata a Peppino Mitarotonda. Con gli interventi di Raffaello De Ruggieri, Giuseppe Appella, Edoardo Delle Donne, Kengiro Azuma e Assadour, oltre alle schede descrittive di Giuseppe Barile, Rosanna Colucci, Teresa de Ruggieri, Roberto Linzalone, Nicola Rizzi e Mario Serra, il volume diventa una testimonianza importante dell’attività artistico-artigianale di Mitarotonda e un riferimento rilevante per gli aspetti storici e antropologici riguardanti la città di Matera e i suoi abitanti.
La mostra è completata da una sezione in cui si racconta la significativa esperienza che il ceramista materano ha sperimentato in alcune scuole della città. Sono state coinvolte classi della scuola materna, scuola elementare, scuola media e scuola superiore. Bambini e ragazzi, a diretto contatto con l’artista, hanno prodotto lavori che, arricchiti da un video, saranno visibili in questa apposita sezione. I vari passaggi di questo incontro tra un artigiano-artista e il mondo della scuola sono stati raccolti in un volume dal titolo “Mitarotonda, La maiolica, La scuola” curato da Franca Bianco e Eustachio Montemurro, con la collaborazione di Angela Dragone, Maria Torelli, Domenico Torelli e di tutti gli insegnanti delle classi coinvolte nel progetto.
L’evento è organizzato dal “Comitato Mostra Mitarotonda” (nato proprio con lo scopo di realizzare questa iniziativa) e dalla Fondazione Zetema, con il sostegno della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata e il patrocinio di Regione Basilicata, Consiglio Regionale della Basilicata, Comune di Matera, Provincia di Matera, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, Camera di Commercio di Matera e Circolo “La Scaletta” di Matera. Il curatore dell’evento, Nicola Rizzi, precisa: «Si tratta di un progetto sponsorizzato con finanziamento collettivo, noto come “crowdfunding”. Amici ed estimatori dell’artista hanno aderito all’iniziativa, ritenendola utile per la divulgazione di contenuti storico-culturali legati alla nostra città e al suo territorio, espressi attraverso l’antica arte della maiolica».
La mostra sarà aperta tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 18 alle 21. L’ingresso è libero.