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MATERA – E’ stata un’estate pienissima di arte e di educazione alla natura e ai prodotti naturali, per 14 week end la manifestazione “Naturarte Basilicata” ha dato importanza sociale e turistica ai parchi lucani, aprendo le porte a volte di paesini semi sperduti, a grande arte. Questo fine settimana la chiusura nella città che aveva aperto la manifestazione, Matera. A partire da oggi alle 18 alla Masseria Radogna. Come è stato per tutta questa fantastica estate, sabato ci sarà l’evento artistico di punta, a chiudere sarà dalle 19 nel piazzale Belvedere di Murgia Timone il concerto di Edoardo Bennato. Quest’ultimo certamente meno di casa del fratello Eugenio in terra lucana, arriva a Matera a tre anni di distanza dall’ultimo album realizzato intitolato “Le vie del rock sono infinite”.
In questo tour però sta suonando anche alcuni pezzi inediti da inserire nel nuovo album che dovrebbe essere pubblicato alla fine di quest’anno. Edoardo è un vero rocker, uno che preferisce sporcarsi di strada prima di scrivere con il sangue metafore e poesia. Qualcuno lo definirebbe un rinnegato rifacendosi al pezzo omonimo inserito nel suo primo album del 1973: “Non farti cadere le braccia”.
La strada del quartiere di Bagnoli dove è nato insieme ai suoi fratelli Eugenio e Giorgio entrambi musicisti, consegna ad Edoardo un spirito ribelle che però si sposa con importanti capacità cantautorati. Il rock c’è ma non spezza totalmente i suoi legami con la tradizione, basti pensare che parte del suo primo lavoro è stato arrangiato con la collaborazione dell’etnomusicologo Roberto De Simone al piano oltre che con suo fratello Eugenio alla chitarra, mandolino e mandoloncello. Per il rocker di Bagnoli diversi primati, tra cui quello di essere stato il primo cantautore italiano a suonare l’armonica a bocca, ma anche il primo a riempire lo stadio San Siro in quel magico 19 luglio del 1980. E’ stato il primo artista in assoluto a pubblicare due album a distanza di 15 giorni , sempre nel 1980 ed erano “Uffa, Uffa” e “Sono Solo canzonette”.
Famosa la sua esperienza, dopo esser stato in Inghilterra, dell’”uomo orchestra” in cui Edoardo suonava contemporaneamente chitarra, kazoo, tamburelli e altre percussioni. I critici sono concordi nel definirlo il più grande rocker italiano, senz’altro è un grande conoscitore di musica che fa senza avere argini o pregiudizi. In passato ha scritto pescando nella fiabe, nella fantasia per parlare della realtà, lo ha fatto parlando con le parole che piacciono ai bambini ma che entrano dolci nei cuori degli adulti, questo è il caso di “Burattino senza fili” del 1977 e di “Solo solo canzonette” come detto nel 1980. “Le vie del rock sono infinite” arriva dopo sette anni di silenzio, un lavoro amato anche dalla critica che mostra un Bennato ancora capace di portare energia. Nel live materano non mancheranno i suoi successi da “W la mamma”, “Afferrare una stella”, “Le ragazze fanno grandi sogni”ad arrivare ai successi di “ Sono solo canzonette” e “ Burattino senza fili”. Una chiusura di lusso per “ Naturarte Basilicata”, una manifestazione che ha movimentato l’estate lucana nei parchi.
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