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POTENZA – “Si conclude con un risultato soddisfacente la partecipazione del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano alla III edizione di ‘tourismA’, il Salone Internazionale dell’Archeologia che si è tenuto a Firenze dal 17 al 19 febbraio scorsi. L’Area Protetta – si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’Ente Parco nazionale Appennino Lucano – custodisce come in uno scrigno risorse e siti archeologici di estremo pregio, dove sono stati rinvenuti reperti che arricchiscono molti dei musei più importanti del mondo. I quattro territori dell’area del Parco interessati dalle emergenze archeologiche (Grumento Nova, Tito/Satriano, Armento ed Anzi), in particolar modo l’antica colonia romana di Grumentum, hanno suscitato un grande interesse nei tanti visitatori del Salone, rimasti affascinati dal binomio natura-cultura”.
“La legge sulle Aree Protette, la L. 394 del 1991, ben enuclea l’importanza della valorizzazione legata alle risorse ambientali, naturalistiche e di biodiversità di cui il nostro Parco è estremamente ricco, ma anche a quelle culturali e dei borghi che ne fanno parte. Questi eventi sono un ottimo strumento per far conoscere i nostri tesori ed aprire le porte ad un target interessato a viaggiare per conoscere una parte dell’Italia ancora poco conosciuta”, ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Domenico Totaro. Ed ha aggiunto: “Firenze è sicuramente una vetrina importante dove mostrare le risorse culturali ed archeologiche della nostra regione, per la sua posizione strategica ed in primis per la sua connotazione di ‘culla della cultura’. Qui, infatti, giungono da tutto il mondo specialisti del settore ed appassionati, pronti a scoprire i luoghi più nascosti, spesso difficili da raggiungere, che preservano gioielli di tutti i tempi ed arricchiscono il loro bagaglio di conoscenze”.
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