Leonardo SinisgalIi con dei bambini in una foto del 1977
2 minuti per la letturaA pochi giorni dal suo “compleanno” sarà disponibile il 3 marzo in tutte le librerie d’Italia il volume che raccoglie “Tutte le poesie” di Leonardo Sinisgalli, ripubblicate da Mondadori tra gli Oscar Baobab e curate da Franco Vitelli dell’Università di Bari, cui è affidata anche l’introduzione al testo. Nel volume, i cui diritti sono stati acquistati grazie al contributo del Fondo etico di Bcc Basilicata, confluiscono le raccolte Cuore (1927) prima opera giovanile in autoedizione, le mondadoriane Vidi le Muse (1943), I nuovi Campi Elisi (1947), La vigna vecchia (1956), L’età della luna (1962), Il passero e il lebbroso (1970), Mosche in bottiglia (1975), Dimenticatoio (1978), ma anche le Imitazioni dall’Antologia Palatina (1980), Come un ladro (1979) e Più vicino ai morti (1980).
“L’opera – si legge in una nota della Fondazione Sinisgalli – è un viaggio attraverso le diverse stagioni poetiche e umane di Sinisgalli, a cominciare dalla sua raccolta ‘preistorica’, Cuore, nella quale per molto tempo non si è riconosciuto. Una poesia sempre più impura, contaminata con la prosa, e che somma reale e immaginario, come sintetizzato nella celebre formula teorizzata da Sinisgalli, a+bj (‘dove a e b sono quantità reali e j l’unità immaginaria’). Consacrato poeta da Ungaretti, in diverse raccolte Sinisgalli mette in versi la sua vicenda autobiografica, attraverso un recupero mitico della terra natia, la stessa di Orazio, che è anche il luogo della sua speciale epifania poetica. La storia personale e universale – dalla guerra allo sbarco sulla luna, con l’avvento della tecnologia – lascia tracce nei suoi versi, facendosi specchio di dilemmi e tormenti. Lo spartiacque dei cinquant’anni e della piena maturità artistica, danno il via a un nuovo corso, con una composizione che diventa breve e frammentaria. Un segnale di crisi, percepito nelle ultime raccolte come perdita dell’energia vitale e dell’ispirazione poetica, coincidente con la morte della moglie, Giorgia De Cousandier”.
A chiusura del volume Vitelli – che Sinisgalli volle espressamente quale curatore delle sue poesie, iniziando in tal senso un lavoro insieme – inserisce una ricca sezione dedicata alle notizie filologiche sulle raccolte e sui testi, di cui ricostruisce la storia, corredandola della descrizione delle testimonianze manoscritte di cui ha notizia, con l’obiettivo di suscitare una “partecipazione suggestiva all’officina di Sinisgalli”.
Con la pubblicazione delle Poesie, si completa la trilogia mondadoriana aperta dal Furor Sinisgalli e proseguita con la raccolta dei Racconti. Una straordinaria operazione culturale, di cui si ringrazia l’erede, Ana Maria Lutescu, fortemente voluta dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli e dalla Mondadori che dopo oltre 40 anni restituisce alla collettività le principali sfaccettature di un personaggio complesso e multiforme come Leonardo Sinisgalli, dando concretezza alla profezia, che lo stesso poeta aveva auspicato nella sua epigrafe: “Risorgerò fra tre anni / o tre secoli tra raffiche / di grandine nel mese / di giugno”.
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