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La finestra dei saluti

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VENOSA (Potenza) – Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, nella cittadina oraziana, alcune strutture si stanno adoperando per non far mancare un abbraccio simbolico ai loro ospiti.

E’ il caso della struttura “Il Filo di Arianna”, che accoglie pazienti anziani affetti da Alzheimer.

A riferire di cosa si tratta, è la presidente di questa struttura, Giusy Conte, psicologa e psicoterapeutica.

«Abbiamo voluto fare un regalo ai nostri anziani: la casa degli abbracci, spiega Conte. «L’idea nasce in Veneto, nella stessa residenza dove dieci anni fa è iniziata la nostra formazione. Sin dall’inizio della pandemia ci siamo adoperati affinchè figli e genitori non perdessero il contatto visivo grazie alle videochiamate giornaliere e alle migliaia di foto e video inviate sulla chat dei familiari. L’isolamento imposto dal covid 19 è stato difficile anche per noi operatori che di colpo ci siamo ritrovati da soli: fino a pochi giorni prima, la nostra struttura, accoglieva, una ventina di volontari, provenienti dalle diverse associazioni locali, dalle scuole e dalle parrocchie. Non è stato facile riorganizzare tutto il servizio mettendo procedure e protocolli anti covid che poco si conciliano con l’affettività e la relazione. Dopo tanti mesi ci siamo resi conto che dovevamo recuperare in qualche modo, parte del nostro modello di intervento che considera la relazione con la famiglia uno degli aspetti cardine del percorso riabilitativo. Così abbiamo iniziato a trovare diverse soluzioni che meglio si adattassero ai nostri anziani affetti da Alzheimer».

«Abbiamo creato nel nostro giardino – prosegue la responsabile de “Il filo di Arianna” – “la finestra dei saluti” e “la casa degli abbracci”. Nella prima, i figli possono vedersi attraverso una vetrata e comunicare con i telefoni; nella seconda invece, il contatto, anche se in sicurezza, è più ravvicinato. Per non perdere le relazioni con la comunità, invece, abbiamo lanciato l’iniziativa “C’è Posta Per Te”, chiedendo a tutti di mandare lettere, messaggi, cartoline per farci sentire meno soli in questo Natale così diverso dal solito».

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