X
<
>

Una Risonanza Magnetica

Share
3 minuti per la lettura

Risonanza magnetica negata un paziente lucano, di Francavilla in Sinni, scrive al Quotidiano e chiede aiuto alla Procura: Non è bastato nemmeno l’intervento della Presidenza della Repubblica per ottenere il test

POTENZA – Non è bastato nemmeno l’intervento della Presidenza della Repubblica a permettergli di sottoporsi a alla risonanza magnetica all’encefalo prescrittagli dal neurologo, «con urgenza», a settembre dell’anno scorso. Nonostante il timore di una patologia congenita che ad agosto dell’anno scorso potrebbe aver già ucciso suo fratello, a cui pure era stato prescritto, una prima volta a giugno, lo stesso accertamento. Ma è morto dopo «ben 5 ricoveri in Pronto Soccorso di cui 2 in elisoccorso e 3 in autoambulanza», senza che ci sia stato sottoposto.

È la denuncia affidata al Quotidiano di un cittadino di Francavilla in Sinni, Antonio Ciancio, che da settimane combatte con le liste d’attesa della sanità lucana. Nonostante la disponibilità anche ad accedere alla prestazione a pagamento, privatamente.

Nella nota inviata al Quotidiano del Sud, Ciancio ricorda una recente sentenza della sezione civile del Tribunale di Matera che a ottobre ha ordinato all’Azienda sanitaria di Matera proprio di effettuare una risonanza magnetica «addome completo con mdc epatospecifico», urgente, a una paziente che ne aveva fatto richiesta un mese prima. Ordine accompagnato dalla constatazione che «la salute è un bene della persona oggetto tanto di un diritto fondamentale quanto di un interesse pubblico» e che la Asm avrebbe avuto «un comportamento omissivo lasciando la donna in balia degli eventi».

Contando in un esito simile Ciancio spiega di essersi rivolto non alla sezione civile del Tribunale di Potenza bensì alla procura della Repubblica. Poiché a distanza di un mese dal quarto piano del palazzo di via Nazario Sauro non si è mosso nulla, quindi, avrebbe deciso di rivolgersi al Quirinale.

«Di fatto mi è stato impedito – scrive Ciancio nella lettera al Presidente della Repubblica -, dopo 2 anni di attesa, di eseguire una risonanza magnetica all’encefalo, prescritta con urgenza (10 giorni) da un medico specialista neurologo di struttura pubblica perché, negli ultimi 2 anni, ho sofferto e soffro di vari disturbi, quali mal di testa continuo e snervante, paurosa spossatezza, eccessiva sonnolenza a qualsiasi ora del giorno, mancanza di equilibrio e cadute improvvise (come l’ultima in ordine di tempo mentre stavo camminando in un giardino pubblico, e non so come… sono inciampato, cadendo rovinosamente a terra… tant’è che mi sono causato l’incrinatura della X costola)».

La risposta della Presidenza della Repubblica non si sarebbe fatta attendere, con una comunicazione in cui si dava atto dell’avvenuta trasmissione della segnalazione all’assessorato alla Salute della Regione Basilicata.
Da allora, però, ancora nulla.

«Sono passati 22 giorni dalla comunicazione del Presidente della Repubblica all’assessore ed è calato nuovamente il silenzio». Lamenta Ciancio. «L’assessore tace». E di una data per effettuare questo accertamento non se ne parla.
Di qui la rabbia di Ciancio, che invita «tutti i pazienti “fragili” a denunciare, denunciare e ancora denunciare» e si augura «che le Procure della Repubblica siano sovrastate da denunce e ricorsi da parte di quanti vengono costretti a subire abusi e soprusi illegali».

«Per quanto mi riguarda – conclude Ciancio -, se non otterrò quanto prima ciò che legalmente e costituzionalmente mi tocca come diritto inalienabile, sarò costretto ad adire le vie legali per perseguire civilmente e penalmente tutti coloro che dovessero risultare responsabili di non avere adempiuto ai loro doveri, in tutte le sedi di giudizio e fino alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e, da quel momento in poi, mi sentirò legittimato, moralmente e legalmente a non osservare alcun dovere».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE