X
<
>

La giornalista Carmen Lasorella

Share
4 minuti per la lettura

Il riconoscimento – che l’associazione culturale I Portatori del Santo assegna per il settimo anno a un lucano che si è particolarmente distinto sulla scena nazionale e internazionale – sarà consegnato domenica 28 maggio

POTENZA – Sarà Carmen Lasorella, giornalista di origini lucane, a ricevere il Portatore d’Oro, premio che l’associazione culturale I Portatori del Santo assegna per il settimo anno ad un lucano che si è particolarmente distinto sulla scena nazionale e internazionale.

Lasorella è uno dei volti più noti e amati del giornalismo italiano, soprattutto grazie alla alla conduzione del Tg2 delle 13 che diventa una delle edizioni più viste del tg della seconda rete Rai. Inviata di guerra per dieci anni, si occupa anche di reportage televisivi sulle crisi internazionali in Africa, Medio e Vicino Oriente, Asia, America Latina, è stata anche autrice e conduttrice di programmi tv su Raiuno e Raidue.

Questa la sua dichiarazione per il Premio Portatore d’Oro 2017: «Un riconoscimento, che ti viene dalla tua città – perché la tua città è quella in cui sei cresciuta, anche se non ci sei nata, e dove coltivi gli affetti più cari, compresi quelli che vai a trovare portando un fiore sulla pietra – ti riempie di piacere e di orgoglio. Le radici contano… le senti più forti quando sei lontana, le senti ogni volta che torni. Certo, ti fa rabbia incontrare a volte una realtà assonnata, che non prende in mano il suo presente per costruire il futuro, prigioniera di lacci atavici, che hanno imprigionato il meridionalismo, perpetuando invece gli orpelli dannosi del populismo meridionale, ma proprio tu non puoi parlare: la scelta di andarsene, benché necessitata, è sempre egoista, anche se è costata fatica. Non bastano i ricordi per sentirsi parte di una comunità. Vale per te e vale per i giovani di oggi, che – come te, allora – prenderanno le strade del mondo per cercare fortuna e per crescere, cellule di un’emorragia di capitale umano, che svuota e impoverisce il Sud. La Vita cambia sempre, cambiano i luoghi, che in apparenza ti appaiono immutati, ma il seme del cambiamento va coltivato sulla propria terra, con la forza della propria identità, come in tanti con sacrificio avevano fatto in passato. Rimpianti? No. Considerazioni. Ciascuno dovrebbe poter restituire almeno in parte ciò che ha ricevuto, in un momento qualsiasi della propria esistenza, con spirito di servizio, senza farne un mestiere. Uno scambio naturale, il proprio contributo alla comunità, fisiologico, per dare senso e continuità al proprio percorso e a maggior ragione in un’epoca di globalizzazioni, di flussi migratori, di accelerazioni, ma anche di ingiustificati ritardi.

È dunque in punta di piedi, che mi avvicino a questo riconoscimento, che mi viene attribuito dall’Associazione “I Portatori del Santo”. Il nome del premio è bellissimo: “Portatore d’oro”. Ho scoperto che si tratta di una tra le tante iniziative dell’Associazione potentina, nata 20 anni fa. “Portatori” indica un moto al luogo, un destino condiviso, un punto d’arrivo, un oggetto che immagini pesante. E non poteva che essere così per coloro hanno deciso, dopo anni, di riprendersi sulle spalle il pesante simulacro del tempio di un Santo, che è parte della storia della città, portandolo in processione. A differenza di molte altre congregazioni, tuttavia, i portatori di Potenza hanno voluto uno statuto che apre alle donne, ai giovani, agli anziani, si va dai 18 agli …anta. Nei tre giorni della festa di fine maggio, l’Associazione organizza concerti, una lunghissima tavolata in piazza, passeggiate, anche la Villa del Prefetto diventa itinerario del gusto e della cultura […].

Tornando al premio, ne sono onorata e ringrazio uno per uno i membri dell’Associazione, che hanno voluto conferirmelo. In quest’anno, che celebra i vent’anni di un progetto e i primi sette di un premio, la scelta per la prima volta di una donna, spero sia di buon auspicio per i prossimi venti. Francamente, mi emoziona essere considerata tra “I Portatori d’oro”, ovvero tra coloro che avrebbero “portato” un contributo prezioso alla comunità. Posso solo dire, che lo spirito del dono mi ha sempre accompagnato e mi accompagna e che ho cercato nella mia vita e nel mio lavoro di fare del mio meglio, senza compromessi, con onestà, mettendone il prezzo nel conto».

Come ogni anno, è l’artista potentina Manuela Telesca a realizzare il premio Portatore d’oro, un’opera in roccia locale e argento in cui è rappresentato, in forma stilizzata, il logo dei Portatori del Santo.

La consegna del Portatore d’Oro a Lasorella avverrà durante la serata di domenica 28 maggio sul palco del Potenza Folk Festival.

 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE