Il ricercatore di Montemilone, Marcello D’Amelio
2 minuti per la letturaMarcello D’Amelio, coordinatore dell’equipe di ricercatori, è originario di Montemilone, nel Potentino
POTENZA – «La Basilicata ha bisogno di tanti ragazzi come te, bravi capaci e intraprendenti. Sei un’eccellenza internazionale, sono orgoglioso di te. Da collega e da corregionale. La tua intelligenza e le tue mani sono particolarmente importanti». Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella rivolgendosi in collegamento via Skype con la sala Verrastro della Regione, a Marcello D’Amelio, coordinatore dell’equipe di ricercatori che ha recentemente scoperto una possibile via per la cura dell’Alzheimer.
Marcello D’Amelio, coordinatore dell’equipe di ricercatori, è originario di Montemilone, nel Potentino
Lucano di Montemilone, D’Amelio ricopre il ruolo di professore associato di Fisiologia umana e Neurofisiologia presso l’Università Campus Bio-medico di Roma (dopo gli studi a Bari ed esperienze negli Usa), con la sua equipe, ha scoperto il coinvolgimento di diverse aree del cervello nell’insorgenza di questa malattia. L’equipe coordinata dal medico lucano, in particolare, ha evidenziato che la morte delle cellule cerebrali deputate alla produzione di dopamina provoca il mancato arrivo di questa sostanza nell’ippocampo, causandone il “tilt” che genera la perdita di memoria. Lo studio è stato appena pubblicato su prestigiose riviste scientifiche internazionali e, secondo gli esperti, si tratta di una scoperta storica che può portare alla cura per l’Alzheimer. La ricerca scientifica – ha affermato D’Amelio – è la strada che nessun Paese può permettersi di non percorrere, e gli investimenti rappresentano non solo un contrasto alle malattie, ma anche un importante risparmio futuro per la spesa sanitaria: per questo motivo è importante che i ricercatori facciano esperienza fuori dai loro confini, perché le esperienze all’estero rafforzano il bagaglio di uno scienziato, ma è cruciale che lo Stato faccia di tutto per farli tornare in Italia.
All’incontro in Regione ha preso parte anche l’assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi che ha «ringraziato il dottor D’Amelio che rappresenta i tanti ricercatori che lavorano nelle università italiane molte volte non sostenuti e valorizzati come meriterebbero. Il nostro Paese, purtroppo, spende poco nel campo della ricerca – ha detto l’esponente della giunta regionale – noi porremo questo problema in sede di Conferenza Stato – Regioni per fare in modo che ai giovani come Marcello D’Amelio vengano garantiti i fondi necessari per sconfiggere le malattie più insidiose a partire dell’Alzheimer».
«La ricerca – ha aggiunto il presidente Pittella – è il futuro delle nuove generazioni. Essa ci allunga la vita in proiezione». Accogliendo il monito lanciato dal giovane ricercatore circa l’importanza di sostenere finanziariamente la ricerca, il governatore lucano ha concluso dicendo «che il compito delle istituzioni è quello di riscrivere un nuovo welfare, attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica. Tante sfide ci attendono. Per quanto ci riguarda faremo la nostra parte e rilanciamo il tema insieme all’assessore Franconi sui tavoli nazionali».
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