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Pressioni da Pd e M5s per il futuro dell’ospedale a Lagonegro al centro della riunione della Quarta commissione consiliare della Regione
L’ospedale di Lagonegro al centro della riunione della Quarta commissione consiliare della Regione, presieduta da Nicola Morea, di Azione. Su espressa richiesta della consigliera Alessia Araneo (M5s) – spiega una nota – sono stati auditi il sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, il presidente di Cittadinanza attiva regionale, Maria Antonietta Tarsia, la segretaria di Cittadinanza attiva regionale, Franca Picciani, il rappresentante del Tribunale per i diritti del malato di Lagonegro, Francesco Brigante, il rappresentante del Tribunale per i diritti del malato di Lauria, Giuseppe Della Guardia, in merito alla delibera di giunta regionale 447/2022 “Costruzione del polo unico della salute nella città di Lagonegro – individuazione dei nuovi enti e fasi di realizzazione”.
Il sindaco Falabella, dopo aver ripercorso la vicenda legata ai finanziamenti stanziati per ampliare e sistemare l’ospedale lagonegrese, ha evidenziato la necessità di definire il nosocomio come punto di riferimento di tutta l’area sud della Basilicata e anche dell’area nord della Calabria. L’ospedale di Lagonegro, che sta soffrendo di una emorragia di medici a causa delle difficili condizioni in cui si trova, deve invece trovare collocazione in una visione più ampia. Tra i problemi più urgenti segnalati quello dell’elisuperficie per il volo notturno, perché i pazienti, in alcune situazioni, si sono trovati costretti a raggiungere Lauria o, addirittura, Brienza per essere soccorsi in elicottero.
C’è attualmente un progetto dell’Asp per la realizzazione dell’elisuperficie, in una zona di Lagonegro, con costi elevati, ma sono state individuate anche altre aree; tuttavia, non sono ancora stati effettuati voli di prova per verificarne l’adeguatezza. Inoltre, l’ospedale di Lagonegro necessita di interventi strutturali urgenti perché gli spazi non sono più adeguati. Il nuovo padiglione può essere una soluzione – ha affermato il sindaco – ma lo si faccia presto. Così come occorre decidere subito se adeguare la struttura esistente o procedere con la demolizione e la ricostruzione.
Anche Brigante – prosegue la nota – ha sottolineato che l’ospedale di Lagonegro rappresenta un punto di riferimento per una vasta area della Basilicata e della vicina Calabria. È un ospedale di antica tradizione e prestigio che avrebbe dovuto essere potenziato ma è avvenuto il contrario. Occorre che esso recuperi la sua identità e si facciano gli interventi necessari.
Della Guardia ha ricordato che la promessa dell’ospedale unico è frutto di un riconoscimento affinché siano date risposte di qualità ai bisogni di salute del territorio. Quest’ultimo è invece preoccupato dal frazionamento attuale. Se manca una rete pubblica efficiente la sanità pubblica non sopravvive e se ne avvantaggia quella privata.
Infine, Tarsia ha rammentato che il vero punto centrale resta il Piano sanitario regionale, che è lo strumento per programmare e realizzare le azioni necessarie. Una soluzione per risolvere i problemi legati al 118 – ha suggerito – potrebbe invece essere quella di creare due strutture, una per Potenza e l’altra per Matera.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Morea, i consiglieri Araneo, Vizziello, Lacorazza e Verri. Il presidente Morea e gli altri commissari ritengono necessario discutere della questione in Consiglio regionale e di convocare in audizione l’assessore competente e anche i vertici dell’Asp. Hanno partecipato ai lavori, i consiglieri Antonio Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello (Bcc), Alessia Araneo e Viviana Verri (M5S), Roberto Cifarelli e Piero Lacorazza (Pd), Maddalena Fazzari (FdI), Piero Marrese (Bd), Mario Polese (Iv-Ol) e Domenico Raffaele Tataranno (Lega Basilicata).
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