Nello Musumeci
4 minuti per la letturaMusumeci sulla Crisi idrica in Basilicata: «Stato di emergenza? Valuteremo», il ministro non si sbilancia sui fondi per i comuni del Basento-Camastra ma Pepe (Lega) assicura: «Richiesta già trasmessa a Roma. Attendiamo la pre-istruttoria»
POTENZA – La richiesta di stato di emergenza deliberata dalla giunta regionale il 6 settembre deve ancora arrivare sul tavolo del Ministro della protezione civile.
Lo ha dichiarato ieri a Potenza lo stesso ministro, Nello Musumeci, rispondendo ad alcune domande a margine dell’incontro convocato nella sede dell’Aias di via Anzio, per fare un bilancio dell’esercitazione di prevenzione e messa in sicurezza dei “fragili” in caso di terremoto effettuata lo scorso 17 aprile su iniziativa dell’ufficio di Protezione civile della Regione Basilicata, d’intesa con il Comune di Potenza, la direzione generale della salute e le politiche della persona, l’Asp e le associazioni di volontariato. Con il coinvolgimento del centro Aias di Potenza, dell’Unitre, di alcune donne in gravidanza, e mamme con figli molto piccoli, e di due classi dell’istruzione superiore “Da Vinci-Nitti” di Potenza. Per un totale di settanta partecipanti.
Le dichiarazioni del ministro sullo stato di emergenza richiesto dalla Regione Basilicata a causa della crisi idrica hanno suscitato una certa perplessità tra quanti da giorni, a Potenza e in altri 28 comuni dello schema idrico Basento-Camastra, devono fare i conti con le interruzioni periodiche delle forniture di acqua. Quegli 11,7 milioni di euro richiesti dalla Regione Basilicata assieme al riconoscimento dello stato d’emergenza, infatti, dovrebbero servire per «interventi di assistenza e soccorso alla popolazione», ma anche «interventi strutturali per aumentare la capacità di invasamento del Camastra».
CRISI IDRICA E STATO DI EMERGENZA IN BASILICATA, MUSIMECI: «IL GOVERNO VALUTERÀ»
Lo stesso Musumeci, ad ogni modo, ha assicurato che non appena la richiesta «arriverà», sarà «subito istruita» e il Consiglio dei ministri «valuterà».
Il ministro, invitato nel capoluogo lucano dal senatore Gianni Rosa (FdI), non si è sottratto anche ad alcune domande sull’ultimo alluvione in Emilia Romagna.
«La verità – ha dichiarato il ministro – è che quando arriva la stagione della pioggia siamo tutti in apprensione perché la fragilità del territorio nazionale non conosce confini, dal Nord al Sud si è soggetti a frane, inondazioni, alluvioni. E questo la dice lunga sulla capacità di mettere in sicurezza il territorio. Ce ne ricordiamo solo quando ci sono i morti. Invece, l’opera di prevenzione strutturale andrebbe condotta sempre e prioritariamente in tempi di pace. Non so quando riusciremo a convincerci di questa necessità. Ci vorrebbero meno polemiche e più lavori e fatti concreti perché, purtroppo – ha concluso il ministro – andrà sempre peggio a causa del cambiamento climatico che ci costringerà a subire sempre più eventi estremi».
All’incontro è intervenuto anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, nonché vice presidente della giunta regionale, Pasquale Pepe (Lega) che ha elogiato il lavoro dei volontari e dell’ufficio della Protezione civile. Pur riconoscendo la necessità di un rinforzo dal punto di vista del personale.
«Lavoreremo nelle prossime ore – ha dichiarato Pepe – perché la loro richiesta motivata sia soddisfatta».
PEPE RASSICURA: «ISTANZA TRASMESSA GIÀ DA SETTIMANE»
Quanto allo stato di emergenza per la crisi idrica in Basilicata, Pepe ha precisato che l’istanza è stata trasmessa dalla Regione alla Protezione civile nazionale già da un paio di settimane.
«Aspettiamo che l’istruttoria preventiva sia ultimata – ha aggiunto l’assessore – per poi consentire alla pratica di arrivare nelle mani del ministro confidando in una risposta celere. Ci troviamo di fronte a uno scenario complicato. Abbiamo acqua ma non le infrastrutture in grado di accumularla. Ed è su questo aspetto che lavoreremo attraverso progetti e finanziamenti. Per evitare ciò che sta accadendo in queste settimane, con la siccità che mette in difficoltà imprese e famiglie».
«Purtroppo l’orizzonte resta ancora cupo». Ha concluso Pepe. «Se guardiamo alle previsioni meteo dei prossimi giorni dobbiamo aspettarci un’ulteriore stretta sul fronte dell’erogazione idrica, alzando il nostro livello di attenzione».
La collaborazione tra i fragili e la Protezione civile per gestire i sistemi di intervento in situazioni di emergenza è stata elogiata dall’assessore alla Sanità Cosimo Latronico (FdI). Presente a sua volta all’iniziativa di ieri mattina.
«Il Dipartimento Sanità della Regione ha svolto un ruolo fondamentale nel coinvolgimento diretto delle persone fragili. In collaborazione con l’Aias, per prepararli adeguatamente a gestire situazioni di crisi». Ha spiegato Latronico. «Attraverso attività di formazione e simulazioni pratiche, abbiamo garantito che anche le categorie più vulnerabili siano pronte a rispondere in modo sicuro ed efficace in caso di emergenza
Lo svolgimento dell’esercitazione è stato illustrato, infine, dal dirigente ufficio per la Protezione Civile della Regione Basilicata, Giovanni Di Bello.
«L’intenso lavoro svolto, in forma coordinata, per preparare l’esercitazione – ha dichiarato Di Bello – ha restituito l’auspicata risposta agli obiettivi e alle aspettative che ci eravamo posti. Registrando l’apprezzamento da parte di tutti i players coinvolti».
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