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Le tensioni e il mancato accordo sul commissario del Pd di Potenza rischia di mettere in crisi l’equilibrio del Pd Lucano in vista delle regionali
POTENZA – Non c’è accordo sul nome del traghettatore che dovrà condurre il Pd di Potenza di qui alle votazioni previste nella primavera del 2024. Col rinnovo del sindaco e del consiglio comunale del capoluogo, più le elezioni regionali ed europee. E in assenza di questo accordo rischia di rallentare il cammino dei democratici lucani tutti.
È questo il quadro emerso dal confronto tra i maggiorenti dell’ex partito regione, che giovedì scorso si sono dati appuntamenti per decidere le sorti del circolo cittadino dopo le dimissioni dell’ormai ex segretario Carmine Lombardi.
Diversi i nomi emersi per il ruolo di commissario, ma nessuno di questi, finora, avrebbe ottenuto il consenso necessario per la designazione. Né quello dell’altro aspirante segretario sconfitto da Lombardi allo scorso congresso cittadino, Carmine Croce, esponente dell’area Schlein da sempre vicino all’ex sindaco Vito Santarsiero. Né quello del segretario provinciale in carica, Arduino Lospinoso, proposto dall’ex senatore Salvatore Margiotta. Sul tavolo, quindi, resterebbe quello del presidente dell’assemblea regionale, Carlo Rutigliano, già segretario regionale degli speranziani di ArticoloUno.
IL PD LUCANO RISCHIA TENSIONI IN VISTA DELLE REGIONALI PER IL CASO POTENZA
Per il via libera definitivo, però, si attendono indicazioni dal segretario regionale Giovanni Lettieri, che nei prossimi giorni dovrebbe convocare proprio l’assemblea regionale e sciogliere una serie di nodi irrisolti dal giorno del suo insediamento. Dall’integrazione della composizione dell’assemblea con l’assegnazione dei posti aggiuntivi richiesti da giovani, donne ed esponenti dell’area Schein, alla nomina dei due vicesegretari, per cui sarebbero favoriti il materano Vito Lupo, vicino all’ex segretario cittadino Cosimo Muscaridola e all’ex deputato Vito De Filippo, e la segretaria del Pd di Grassano Nicoletta Gentile, espressione dell’area di sinistra guidata dal consigliere regionale Roberto Cifarelli.
In mezzo, però, ci sono anche le aspettative rispetto alla candidatura a sindaco di Potenza, per cui gode di non pochi sostenitori un ex renziano – non più tesserato come il consigliere comunale uscente Vincenzo Telesca, e a quelle per la Regione. Con l’ex senatore Margiotta pronto a scendere in campo persino in prima persona, soprattutto se dovesse concretizzarsi la possibilità di una candidatura a governatore, e altri che spingono per un rinnovamento radicale di volti e nomi. Anche per agevolare la costruzione di un’intesa con il Movimento 5 stelle.
La data in cui il sindaco-segretario dovrebbe tirare le somme potrebbe essere il 17 giugno, sebbene a ieri non sia stata ancora formalizzata la convocazione dell’assemblea.
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