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POTENZA – Sarà una battaglia sul filo dei regolamenti quella che si combatterà di qui alla designazione del nuovo segretario del Partito democratico lucano.
E’ questo lo scenario che emerge dalla delibera con cui nella giornata di ieri il commissario regionale del partito, l’onorevole veronese Gianni Dal Moro, ha designato i 9 componenti della commissione regionale per il congresso. Vale a dire dell’organo incaricato incaricato di vegliare sulla regolarità delle varie fasi del congresso, e di decidere su eventuali ricorsi presentati da candidati e iscritti.
A presiedere la commissione, in qualità di delegato di Dal Moro, sarà per la seconda volta consecutiva il romano Donato Riserbato, dirigente della segreteria nazionale del Pd, in carica come sub commissario regionale del partito da dicembre dell’anno scorso. Gli altri membri, invece, sono stati designati in rappresentanza delle varie anime dei democratici lucani, con l’aggiunta dei Giovani democratici, che hanno indicato Maddalena Labbollita, e della Conferenza delle donne democratiche, presieduta a livello nazionale dalla potentina Cecilia D’Elia, per cui sarà presente Antonietta Colucci.
A fronteggiarsi a colpi di regole e interpretazioni, quindi, ci saranno: l’ex presidente del Comitato regionale per le comunicazioni, Loredana Albano; Luigi De Fina; l’ex presidente della commissione congressuale del 2016, Giuseppe Laguardia; Rossana Sabia; l’ex segretario cittadino del Pd di Matera, Cosimo Muscaridola; e l’ex sindaco di Potenza, e poi presidente del Consiglio regionale, Vito Santarsiero.
A riprova della centralità che avrà la commissione nella partita per la designazione della nuova guida del Pd lucano c’è proprio la presenza, al suo interno, di due esponenti di primo piano del partito come Muscaridola e Santarsiero. Lo stesso Santarsiero che all’ultimo congresso, a fine 2017, corse in prima persona contro Mario Polese, eletto segretario ma dimessosi un anno e mezzo dopo, e Vittoria Purtusiello, che pose proprio la regolarità del congresso tra i temi centrali della sua campagna.
Da registrare, d’altro canto, c’è l’assenza proprio di rappresentati dell’area politica che 4 anni fa faceva riferimento a Purtusiello e all’ex presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza. Dopo l’annuncio della volontà di non rinnovare la tessera della prima e la presa di distanze dai “compagni” del secondo, già segretario regionale nel 2008, e a lungo indicato come il predestinato per un ritorno alla guida del partito dati i rapporti con l’ex segretario nazionale Nicola Zingaretti. Fino alla “svolta” al femminile impressa a livello nazionale dall’attuale segretario Enrico Letta, e l’ascesa improvvisa delle quotazioni dell’attuale segretaria provinciale del partito, Maura Locantore.
«Dopo la terza telefonata chiarisco». Ha spiegato Lacorazza in un tweet pubblicato ieri pomeriggio assieme a una foto della delibera di nomina della commissione congressuale. «Non ho dato nessuna indicazione nominativa, anche perché non mi è stata chiesta». Un messaggio accompagnato da una serie di hashtag scherzosi, ma oltremodo significativi: «#forseéunbene»; «#nonhaportatobene»; «#ilproblemanonèmio».
A meno di sorprese, quindi, per l’ex presidente del Consiglio regionale si annuncia un congresso da semplice spettatore. Una prospettiva che lascerebbe ancora a caccia di una «soluzione unitaria» alternativa a Locantore, il solo Santarsiero e il senatore Salvatore Margiotta, che nei giorni scorsi ha messo in guardia da «scontri muscolari», «guerre tra bande», e «tesseramenti gonfiati», utilizzando non meglio precisati «trucchi», visti negli scorsi mesi.
Le polemiche sulla designazione della commissione regionale, a settembre dell’anno scorso, avevano portato al fallimento del congresso avviato dal precedente commissario regionale, Dario Stefano, poi sostituito da Dal Moro, che di fatto è ripartito da zero.
Nell’occasione, infatti, sarebbero state considerate soltanto alcune delle anime del partito, più vicine ai suoi «rappresentanti istituzionali nazionali e locali», scatenando la reazione indignata degli altri.
Da regolamento i membri della commissione verranno nominati come componenti di diritto all’interno della prossima assemblea regionale del partito. D’altro canto non potranno candidarsi né per la segreteria, né nelle liste a sostegno di questo o quel candidato. Stesso discorso per i congressi dei circoli cittadini che si svolgeranno contestualmente a quello regionale.
Il voto degli iscritti sugli aspiranti alla segreteria regionale, da definire entro il 30 ottobre, dovrebbe svolgersi tra il 19 novembre e il 5 dicembre.
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