Il presidente della giunta regionale lucana, Vito Bardi
2 minuti per la letturaPOTENZA – Ripristinare il consiglio di amministrazione della Società energetica lucana e, a tempo debito, anche quello di Acquedotto lucano.
E’ questo il piano B del governatore Vito Bardi per uscire dell’impasse della tornata di nomine attesa praticamente dagli inizi di agosto, quando sono stati scelti i direttori generali degli otto dipartimenti della Regione.
L’idea di un moltiplica-poltrone, che riporterebbe il tempo indietro di circa 5 anni (quando le due società controllate da via Verrastro avevano un consiglio d’amministrazione e un presidente al posto dell’attuale amministratore unico), sarebbe alimentata dalle crescenti tensioni sui nomi indicati dai partiti di maggioranza per gli incarichi in via di assegnazione.
Sel, ovviamente, su cui la Lega punta con decisione sull’imprenditore potentino Luigi Modrone (leghista lucano della primissima ora), ma anche Egrib, Ardsu, Apt, Alsia, Arlab.
Col passare dei giorni, infatti, si fa sempre più concreta l’esigenza di trovare una sistemazione di ripiego a quanti, tra i candidati di maggiore peso politico, non dovessero riuscire a ottenere la collocazione auspicata. Basti pensare a due ex parlamentari in corsa per Egrib e Arlab come il forzista Vincenzo Taddei e Cosimo Latronico di Fratelli d’Italia. Col ritorno ai consigli di amministrazione, quindi, ci sarebbe la possibilità di accontentare qualcuno in più, anche “imboscando” nella seconda linea profili poco in linea col cambiamento annunciato in campagna elettorale.
A frenare, almeno per ora, c’è però il rischio evidente di una nuova polemica sull’aumento dei costi, dopo quella sulla riorganizzazione dell’ufficio di gabinetto del governatore. Anche per questo dalla Lega sarebbe già arrivato un secco “no” all’esperimento sulla “sua” Sel, nata nel 2006 per gestire le compensazioni ambientali promesse da Total per le estrazioni nella Valle del Sauro che a tutt’oggi non sono ancora partite. Difficile, però, rinviare tutto in attesa della scadenza del contratto che lega per i prossimi 2 anni e mezzo ad Acquedotto lucano, dove è atteso un uomo di Forza Italia, l’attuale amministratore unico, Giandomenico Marchese.
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