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Il Municipio di Rapolla

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Esposto della minoranza alla Corte dei conti sul boom del contenzioso giudiziario del Comune di Rapolla. Tra gli incarichi criticati: 4.500 euro per recuperare una pagina istituzionale inesistente


POTENZA – Decine di incarichi legali distribuiti a una terna di avvocati di fiducia. Incluso un mandato da 4.500 euro «per il recupero della pagina Facebook istituzionale del Comune di Rapolla», che in realtà non sarebbe mai esistita. Sono questi gli elementi dell’esposto presentato nei giorni scorsi alla procura regionale della Corte dei conti da alcuni consiglieri comunali d’opposizione di Rapolla. Nella segnalazione si fa riferimento alla relazione della sezione di controllo della stessa Corte dei conti sul rendiconto del bilancio 2020 dell’amministrazione guidata dal 2017 dal sindaco Biagio Cristofaro. Relazione depositata a dicembre 2023 in cui veniva sollecitata « un’attenta ricognizione delle cause pendenti» e «una corretta stima del rischio di soccombenza» relativo. In maniera da accantonare denaro sufficiente a far fronte a eventuali condanne.

A distanza di un anno e due mesi dalla notifica di quei rilievi i consiglieri di opposizione stigmatizzano che la maggioranza non avrebbe «adottato alcun provvedimento per adeguarsi alle raccomandazioni ricevute». Ma non solo, perché nello stesso periodo «il conferimento incarichi legali ha avuto (…) una crescita esponenziale, con ripetuti incarichi agli stessi professionisti, senza rispetto del principio di rotazione e con parcelle esorbitanti».
«Non risulta avviata – si legge ancora nell’esposto – alcuna attività di mediazione stragiudiziale delle controversie con i cittadini, anzi si moltiplicano le iniziative giudiziarie anche con pretesti infondati (si veda incarico per difendere l’ente da critiche sui social, oppure per recuperare una pagina del profilo Facebook, i cui costi superano i benefici».

Esemplare, al riguardo, sarebbe la vicenda di una pagina Facebook gestita da un consigliere comunale, che l’amministrazione ha dato mandato a un avvocato di «recuperare».
Di qui la reprimenda degli autori dell’esposto.
«Il profilo Facebook di cui si discute – prosegue l’esposto -non è istituzionale ma aperto da un consigliere comunale, è stato oscurato dallo stesso consigliere, quindi non produce danni all’immagine dell’Ente, il Comune di Rapolla potrebbe aprire una pagina istituzionale seguendo le procedure legali in maniera gratuita, risolvere rapidamente il problema di comunicazione con i cittadini, senza aggravio di spese per l’ente».

Tra le questioni sottoposte al vaglio dei pm contabili ci sono anche «numerose e doppie parcelle» per le quali il Comune di Rapolla non avrebbe «mai chiesto il visto di congruità per evitare il rischio di pagare parcelle eccessive o non dovute».
I consiglieri denunciano, infine, il diniego opposto alle richieste di accesso agli atti relativi a questi incarichi legali e alle parcelle liquidate.

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