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POTENZA – Potrebbe essere il senatore del Partito democratico Gianni Pittella a correre come candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni del 3-4 ottobre nella sua Lauria.
E’ questo il colpo di scena maturano nelle ultime ore nel centro più popoloso della Valle del Noce.
Ad affossare la possibilità di un secondo mandato del sindaco uscente, Angelo Lamboglia, sostenuto proprio da una maggioranza di centrosinistra, sarebbero stati i dissidi, al riguardo, tra socialisti e democratici.
Anche sull’esatta ricostruzione dell’accaduto, però, le versioni sono contrastanti.
In ambienti democratici, infatti, l’opposizione decisiva al bis di Lamboglia viene attribuita ai socialisti, che avrebbero insistito sull’esigenza di un profilo di maggiore «autorevolezza». Profilo che a tanti è sembrato ritagliato sulla figura dell’ex assessore provinciale, Antonio Rossino, ancora in credito col destino per il mancato ingresso in Consiglio regionale nella scorsa legislatura.
Tra i socialisti, invece, si nega con decisione che vi sia stato un veto sul sindaco uscente. Così almeno Fabrizio Boccia, assessore uscente ed elemento di spicco del partito socialista.
Lo stesso Boccia ha però ammesso che a un certo punto si sarebbe paventata «la necessità di unire il centrosinistra». Quindi ha attribuito ai suoi compagni l’indicazione del senatore come la personalità capace di ricucire lo strappo («Per uscire da una situazione di stallo che si era creata gli abbiamo chiesto la disponibilità a scendere in campo, poi accolta pienamente dalle altre forze politiche»). Mentre in ambienti democratici si racconta di una “loro” trovata per uscire dall’angolo.
«C’è stata una richiesta da parte dei partiti di centrosinistra unanimemente alla mia persona di candidarmi». Queste le parole alla testata online Angeloma.it di Pittella, già 3 volte consigliere regionale con il Psi (1980-1995), poi deputato con l’Ulivo (1996 -1999), 4 volte eurodeputato col Pd, e da 3 anni in Senato dopo l’elezione in un seggio campano.
«Poiché per me è una cosa totalmente nuova – ha aggiunto il parlamentare lucano -, e non è che si può rispondere a una richiesta così importate, così anche onerosa d’emblée, mi sono preso tre o quattro giorni di tempo per fare una consultazione con le forze economiche, sociali, culturali, sanitarie locali e anche con singoli cittadini per poi decidere. Scioglierò la riserva in negativi o in positivo tra lunedì e martedì».
In caso di elezione a sindaco di Lauria, Pittella potrebbe mantenere anche il seggio a Palazzo Madama, proprio come l’altro sindaco-senatore lucano, il leghista di Tolve Pasquale Pepe.
Per legge, infatti, l’incompatibilità scatta soltanto per i comuni con più di 20mila abitanti, mentre i residenti registrati a Lauria non superano i 13mila.
Ieri il Quotidiano ha contattato anche Lamboglia per chiedergli un commento. Ma il primo cittadino uscente ha soltanto confermato «di aver dato la disponibilità al tavolo di centrosinistra», che però «ha deciso diversamente». Tavolo a cui sarebbero stati seduti, oltre a Pd e Partito Socialista, Popolari Uniti e +Europa.
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