Il presidente onorario di Merita, De Vincenti, e il presidente di Fondazione Nitti, Rolando
3 minuti per la letturaMARATEA (POTENZA) – Con circa ventimila contatti complessivi sul web, si è chiusa oggi a “Villa Nitti” (Maratea) la tre giorni dedicata a “Sud & Nord” promossa da Fondazione Nitti e Associazione Merita e realizzata con il patrocinio del Comune lucano. Gli organizzatori si dicono «molto soddisfatti» per l’elevato numero di ascoltatori, la quantità e la qualità degli interventi (una cinquantina) alcuni da remoto, altri – visto l’allentamento delle norme anti pandemia – in presenza.
La tre giorni sulla “perla del Tirreno” ha dimostrato che questa nuova declinazione della questione meridionale ha attirato interessi trasversali a livello generazionale e geografico. Un «successo che lascia ben sperare sul futuro della storica dimora come sede permanente di confronto sui grandi temi all’ordine del giorno dell’agenda politica italiana ed europea, in cima alla quale c’è la necessità di chiudere finalmente il divario economico e sociale tra Mezzogiorno e Centro-Nord del Paese».
«Crediamo – sostengono all’unisono Stefano Rolando per Fondazione Nitti e Claudio De Vincenti per l’Associazione Merita – che ci siano le premesse perché questo tipo di appuntamento, visto anche l’ampio sostegno istituzionale registrato, possa ripetersi negli anni a venire e diventare, come accade con iniziative diverse che annualmente si tengono in altre regioni, una scadenza fissa».
Di respiro storico-politico ed economico nazionale ed europeo, l’ultima giornata di confronto a “Villa Nitti”: con l’affresco sull’unità nazionale nella cornice della nostra Costituzione tracciato dal vicepresidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato e con gli interventi sul Piano di ripresa e resilienza del Commissario Europeo all’Economia Paolo Gentiloni e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco. Stesso registro, di ampia riflessione sul rapporto finora squilibrato tra Meridione e Settentrione, quello usato dal Presidente di Animi Gerardo Bianco e dalla Presidente di ItaliaDecide Anna Finocchiaro.
La grande attenzione riservata al convegno dalle Istituzioni del territorio lucano si è manifestata plasticamente con la presenza a “Villa Nitti” – nel corso delle tre giornate di dibattito – di numerosi esponenti di primo piano di vari livelli amministrativi e governativi: a partire dal prefetto di Potenza Annunziato Vardè, passando per gli interventi del sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, del presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, della consigliera regionale con delega alla cultura Dina Sileo e di Aurelia Sole, già rettrice dell’Università della Basilicata.
Il filo che ha legato le tre giornate è stato rappresentato dal concetto di Maratea che “accorcia le distanze” tra Sud e Nord, e infatti è stato intenso il dibattito tra mondo economico, culturale, accademico delle due parti del Paese e a questa necessità di dialogo Sud e Nord si è riferita, aprendo i lavori del forum, la Ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna. Giorni cruciali, questi, nei quali a Bruxelles si decidono i si’ e i no alle declinazioni dei singoli Paesi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: «Un piano – ha sottolineato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco – che mira all’inclusione» e che dunque, quasi per definizione, non può non affrontare la questione Meridionale italiana, con una situazione sostanzialmente immutata dall’ultimo studio di Bankitalia del 2009, con tutti gli indicatori particolarmente bassi.
«La partita del Recovery Plan – ha sostenuto da parte sua il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni – riguarda soprattutto chi è rimasto ai margini, chi è stato colpito dalla crisi. Si tratta di una partita che può essere vinta solo mettendo in campo progetti dai tempi certi». E, in conclusione, ha evocato lo «spirito di Maratea» per sottolineare la necessità di un «profondo rinnovamento» del Mezzogiorno e dell’Italia.
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