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L'aula del Consiglio regionale lucano

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Il capogruppo FdI, Michele Napoli, apre la crisi in Regione e annuncia il blocco delle attività del Consiglio. Nel mirino Fi e Azione per l’abbraccio con Cifarelli per le comunali materane


Blocco delle attività del Consiglio regionale fintanto che non saranno risolte le ambiguità materane di Forza Italia. Col partito schierato a favore del candidato sindaco della coalizione di centrodestra, che dovrebbe essere annunciato a breve dai meloniani. Mentre il figlio del consigliere regionale Michele Casino, Nicola, è in corsa alle “primarie dei giovani” col collega consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli, e altri.

CRISI DI MAGGIORANZA IN REGIONE


Sono queste le coordinate politiche della primi crisi di maggioranza del Bardi bis. Una crisi deflagrata a sorpresa, ieri pomeriggio, lunedì 24 marzo 2025, sul termine di una seduta del Consiglio regionale che non lasciava presagire nulla del genere.
Ad annunciare l’intenzione di disertare le attività dell’aula e delle commissioni consiliari è stato il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, Michele Napoli.
«Chi crede o pensa di poter utilizzare le istituzioni a suo piacimento evidentemente ha sbagliato direzione, e se questo dovesse continuare noi non abbiamo difficoltà a mettere la parola fine a questa legislatura».

CRISI IN REGIONE, L’AFFONDO DI NAPOLI


Questo l’affondo di Napoli, che ha suscitato non poca sorpresa persino tra gli altri consiglieri meloniani presenti in aula. Sorpresa che sarebbe montata ulteriormente al termine della seduta, quando i vertici nazionali del partito sono stati informati dell’iniziativa assunta di concerto col segretario regionale del partito, Piergiorgio Quarto. Almeno stando a quanto riferito al Quotidiano da alcune fonti vicine ai fatti. Lo stesso Quarto che a oggi resta il più quotato tra i possibili candidati sindaci meloniani per Matera.

NAPOLI: «GIOCHETTI DI BASSA LEGA»


Il capogruppo FdI ha parlato di «giochetti di bassa lega», «opportunismi», e «poca attenzione agli accordi di governo e agli accordi di programma». Quindi ha anticipato la richiesta al governatore Vito Bardi di una riunione di maggioranza «per verificare sussistenza la stessa».
«Stare da una parte e dall’altra non appartiene a chi abbraccia la mia cultura politica ed è venuto il momento di fare chiarezza». Ha proseguito. «Quello che sto verificando da qualche settimana a questa parte non fa bene né alla politica né alla Basilicata né a tutti noi che indegnamente siediamo in quest’aula».
Napoli si è mostrato irremovibile persino a fronte della richiesta del presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella (Azione) di soprassedere dalla decisione di ritirare la delegazione FdI dai lavori consiliari. Poiché trattandosi del partito di maggioranza relativa la sua assenza porterebbe alla paralisi delle attività delle commissioni e dell’aula. E in particolare a ulteriori ritardi nell’approvazione del bilancio preventivo 2025.


«Io prendo lezioni da tutti, ma non da chi sta col mondo intero e dimentica che le coalizioni non sono una sommatoria di numeri, ma la condivisione di valori e un percorso». Ha tuonato il capogruppo meloniano. «Non sono io a dovermi giustificare ma qualche altra forza politica che sta in una condizione di confusione che è fuori da ogni forma di logica (…) Noi vogliamo capire se questa coalizione c’è ancora o dobbiamo staccare la spina (…) Questo vogliono i lucani non sotterfugi e apparentamenti dettati dalle opportunità e dalle occasioni (…) Del resto chi fa le primarie aperte a Matera non siamo noi. Noi stiamo sempre dalla stessa parte».

L’ATTACCO DI GALELLA


Duro anche un altro consigliere FdI, Alessandro Galella, per cui «chi non si allinea alle scelte della coalizione esce dalla coalizione». Un riferimento esplicito alla contestazione da parte dei Casino, padre e figlio, della decisione dei vertici nazionali del centrodestra di assegnare ai meloniani la designazione del candidato sindaco nella città dei Sassi.

L’INTERVENTO DEI LEGHISTI FANELLI E TARATANNO


A gettare acqua sul fuoco, dopo Pittella, hanno provato i leghisti Francesco Fanelli e Domenico Taratanno. Mentre il forzista Gianuario Aliandro ha ammesso l’esistenza di un caso materano e si è detto disponibile al chiarimento richiesto a nome dell’intero gruppo forzista.
Oggi stesso la decisione dei meloniani di disertare i lavori del Consiglio sarà messa alla prova.
Alle 16, infatti, è previsto un aggiornamento della seduta iniziata ieri.

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