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Elezioni: si deciderà per poche centinaia di voti la vittoria al primo turno, a Potenza, del centrodestra Fanelli; Pittella e i calendiani in gioco per l’Europa
POTENZA – Si deciderà per poche centinaia di voti la vittoria al primo turno, a Potenza, del centrodestra di Francesco Fanelli. O il suo passaggio al secondo turno assieme al candidato sostenuto dalla maggioranza del Pd, e varie forze civiche e centriste, Vincenzo Telesca. Mentre balla su un mezzo punto percentuale l’approdo di Marcello Pittella e dei calendiani di Azione al riparto dei seggi nell’Europarlamento.
Sono slittati a oggi i verdetti principali della tornata di consultazioni di sabato e domenica in Basilicata. Con 540mila lucani chiamati a esprimersi sui 18 seggi da assegnare a Bruxelles, in rappresentanza delle regioni della circoscrizione Sud. E 200mila chiamati a esprimersi anche sul rinnovo di sindaci e consigli comunali di 52 comuni lucani. Inclusi alcuni di quelli più popolosi come Potenza, Avigliano, Venosa, Scanzano Jonico, Tito, Nova Siri, Picerno, Marsicovetere, Maratea, Pietragalla, Viggiano e Rotonda.
Niente di deciso, insomma, eccezion fatta per i 5 comuni dove in corsa c’era un solo candidato sindaco, e la partita si è chiusa quando è stata raggiunta l’affluenza del 40% degli aventi diritto al voto.
Neanche gli exit poll commissionati dalla Rai sulle consultazioni europee e nei capoluoghi di regione sono riusciti ad anticipare l’esito delle sfide di maggiore interesse. Quindi quella per la fascia di sindaco di Potenza, e quella per l’approdo a Bruxelles dei calendiani. Con la sfida nella sfida dell’ex governatore Pittella, “capolista di fatto” nella circosrizione Sud, per il seggio su cui è rimasto seduto per quasi vent’anni il fratello Gianni.
Stando alle interviste rilasciate all’uscita dei seggi potentini, il centrodestra si attesterebbe tra il 47,5% e il 51,5% dei consensi. Con una forbice che in cifre dovrebbe valere tra i 5 e i 600 voti reali.
Se alle elezioni comunali di Potenza il risultato finale di Fanelli dovesse fermarsi sotto il 50%, quindi, il 22 e il 23 giugno si dovrebbe andare al ballottaggio con Telesca, che ha raccolto tra il 21 e il 25% dei consensi espressi.
Secondo gli exit poll Rai si sarebbe fermato tra il 14% e il 18% il candidato sindaco della mini coalizione a guida M5s e Verdi, Pierluigi Smaldone. Mentre Francesco Giuzio, sostenuto dalla lista La Basilicata possibile, avrebbe raccolto tra l’8 e il 12% di consensi.
Non pervenuta, infine, Maria Grazia Marino, in corsa per la fascia tricolore con Forza del Popolo.
In calo l’affluenza.
Per le europee hanno votato soltanto il 42,68% dei lucani aventi diritto, contro il 47,2% di 5 anni fa.
Più piccolo il calo per le comunali. Nei centri della provincia di Potenza dove si sono rinnovate le amministrazioni comunali, infatti, l’affluenza è calata dal 61,79% di 5 anni fa al 59,8%. In provincia di Matera, invece, dal 69,5% al 67,8%.
A Potenza città hanno votato il 69,16% degli aventi diritto al voto contro il 71,71%. Nonostante le 17 liste riempite di 490 candidati in corsa per i 32 seggi in consiglio comunale: 7 a sostegno di Fanelli; 5 a sostegno di Telesca; 3 a sostegno di Smaldone, e 1 a sostegno di Giuzio e Marino.
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