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Dopo il “caso” San Gerardo, botta e risposta tra il candidato sindaco Telesca alle comunali di Potenza e i parroci di Santa Maria di Bucaletto


POTENZA – Prima le polemiche per il cantiere aperto il giorno della festa di San Gerardo nella storica palazzina dove vorrebbe avviare una nuova attività ricettiva. E poi la tirata d’orecchi dei parroci di Santa Maria della Speranza di Bucaletto. Per aver pubblicizzato un evento elettorale in chiesa, senza avervi chiesto ospitalità. E perdipiù in orario di messa.
E’ il secondo scivolone in tema religioso nell’arco di tre giorni quello in cui è incappato, ieri, Vincenzo Telesca, in corsa come candidato sindaco alle comunali di Potenza col sostegno della parte maggioritaria del Pd, degli ex laici cattolici di Basilicata casa comune e di varie forze civiche e centriste.

A sollevare il caso, pubblicamente, è stata proprio la parrocchia amministrata da don Luigi Sarli e dal suo vice, don Salvatore Sabia.
In un post pubblicato sulla loro bacheca Facebook, infatti, i responsabili della struttura hanno tenuto a precisare il contenuto di un manifestino diffuso ieri da Telesca con i suoi appuntamenti elettorali di giornata. Manifestino in cui si legge: «ore 12:00 Incontro amici di Bucaletto Chiesa Santa Maria della Speraza». Quindi: «Ore 17:00 Processione Corpus Domini». E così via.
«Ci teniamo a precisare una cosa». Questo è quanto si legge sulla pagina Facebook della Parrocchia Santa Maria della Speranza.

«Il candidato Telesca ha usato in modo inappropriato e assolutamente arbitrario il nome della parrocchia su questo suo volantino in quanto:

  1. non ha chiesto ai sacerdoti previa autorizzazione né di fare l’incontro in Chiesa né tantomeno di utilizzarne il nome;
  2. a dimostrazione di ciò questo incontro in Chiesa si dovrebbe svolgere in pieno orario della celebrazione domenicale, dimostrando pertanto che il candidato non conosce la vita parrocchiale e non ha avuto nessun confronto con i sacerdoti;
  3. la parrocchia mai si è prestata e mai lo farà ad essere sede elettorale di nessun partito o gruppo politico».

Di qui l’augurio «che il candidato rimuova il post e chiarisca pubblicamente che noi non abbiamo alcuna commistione con lui».

Quasi immediata la risposta di Telesca, che giovedì scorso aveva preferito lasciar cadere nel vuoto le polemiche per il cantiere aperto il giorno della festa di San Gerardo. Con tanto di autocarro parcheggiato davanti al tempietto del patrono e permesso di sosta scaduto in bella mostra dietro il parabrezza.
«Nel redigere la card per gli appuntamenti odierni – questo il testo della risposta pubblicata dal candidato sulla bacheca della parrocchia di Bucaletto – é materialmente sfuggito l avverbio “presso”. Farò semplicemente una passeggiata a Bucaletto. Lo spazio antistante la Chiesa era il punto di incontro. Mi scuso per il disagio creato».

Telesca ha anche replicato ad alcuni dei commenti al “caso” proliferati su Facebook nelle ore successive.
«Perché strumentalizzare un refuso? (…) Un semplice refuso nel redigere la grafica». Queste le parole con cui il candidato ha provato a gettare acqua sul fuoco. «Comunque se devo essere attaccato per un refuso, vuol dire dire che davvero non mi si può dire nulla di serio».

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