Mario Guarente
3 minuti per la letturaMario Guarente sempre più vicino alla rinuncia alla ricandidatura a sindaco per le prossime elezioni comunali a Potenza
POTENZA – Mario Guarente continua a sfogliare la margherita – accettare o meno la ri-candidatura a sindaco di Potenza – ma una sua rinuncia appare sempre più concreta. Il primo cittadino uscente – al quale il centrodestra, livello nazionale, ha dato il “via libera” per candidarsi a un secondo mandato – potrebbe sciogliere a breve le proprie riserve, determinate da una rivolta della sua maggioranza evidenziata in maniera paese con la diserzione dell’ultima seduta del consiglio comunale di tutti i consiglieri sostegno, tranne quelli della Lega. Già ieri era atteso un comunicato in merito da parte del primo cittadino del capoluogo, che non c’è stato. La scelta definitiva potrebbe essere resa nota oggi.
Di sicuro, c’è che non verrà toccato lo schema di ripartizione dei candidati nei vari capoluoghi regionali tra i partiti della coalizione di centrodestra. Si dà per scontato, insomma, che la candidatura a sindaco sia appannaggio della Lega, come stabilito a Roma qualche giorno fa, all’indomani del risultato riportato dal centrodestra alle Regionali. Tanto che gli alleati – Fratelli d’Italia e Forza Italia – si stanno già interrogando sul nome del possibile candidato alternativo a Guarente. E qui entrano in gioco anche le manovre in atto per la composizione della nuova giunta regionale, che dovrà varare il rieletto presidente Vito Bardi.
COMUNALI A POTENZA, LE POSSIBILI ALTERNATIVE A MARIO GUARENTE
Tra i nomi leghisti alternativi a quello di Mario Guarente, tra i più probabili c’è per esempio quello di Francesco Fanelli, assessore regionale alla Salute uscente e risultato primo dei non eletti nelle file della Lega. Ma circola con una certa insistenza anche il nome di Gianmarco Blasi, assessore comunale al Bilancio del capoluogo ma risultato anche secondo dei non eletti nella corsa per il Consiglio in Regione.
Ora si dà per scontato che Bardi nomini un assessore della Lega e, in questo senso, il nome più gettonato è quello del coordinatore regionale del partito e sindaco di Tolve Pasquale Pepe, il più votato in assoluto tra i leghisti. Se così dovesse andare, chi subentrerà in Regione? Tocca a Fanelli in prima istanza ma se l’ormai ex assessore regionale alla Salute dovesse essere candidato a sindaco di Potenza, in Consiglio regionale subentrerebbe Blasi al posto di Pepe. Se invece toccherà a Blasi la candidatura a sindaco del capoluogo, sarà Fanelli a tornare in via Verrastro, sia pure da consigliere. Un’ipotesi, quest’ultima, che non dispiacerebbe, a quanto pare, all’ex assessore regionale alla Salute e alle Politiche della persona.
L’IPOTESI DELLA CANDIDATURA DI UNA DONNA
In verità, nella girandola delle ipotesi e dei nomi alternativi al sindaco uscente Guarente, è circolato anche quello di una donna, l’assessore comunale uscente alla Cultura e al Turismo del capoluogo, Stefania D’Ottavio. Un’ipotesi, questa, che sembra però registrare meno consensi rispetto a quelle che vedono Fanelli e Blasi come possibili candidati alla carica di primo cittadino di Potenza.
Ma pure su questo, naturalmente, bisognerà confrontarsi con gli alleati di Fi e FdI. Oltre che, eventualmente, con i possibili alleati di Azione e Italia viva, se dovesse ripetersi lo schema delle Regionali. Uno schema, a quanto sembra, auspicato dal centrodestra, anche per misurare la “fedeltà” dei nuovi partiti alla coalizione. Tanto che – altra ipotesi che circola – il governatore Bardi potrebbe decidere di nominare la nuova giunta solo dopo l’11 marzo, giorno di scadenza della presentazione delle liste per le Comunali.
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