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Il ministro Raffaele Fitto a Potenza intervistato dal giornalista Leo Amato

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Il ministro Fitto a Potenza garantisce sui fondi Pnrr alla Basilicata: «Solo correttivi. I Comuni protestano? Dovrebbero ringraziarci»

POTENZA – Dal Pnrr alla Zes unica, passando per il destino dei fondi a Regione e Comuni. Sono i temi affrontati a Potenza dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervistato dal giornalista del Quotidiano del Sud Leo Amato durante la giornata conclusiva degli Stati generali della Basilicata “Summer school” di Fratelli d’Italia.

«Stiamo lavorando sul fronte del Piano nazionale di ripresa e resilienza in perfetta sintonia con la task force dell’Unione europea. E proseguiremo su questo strada» ha detto Fitto, che si è poi pronunciato anche sulla istituzione della Zes unica e sulle conseguenti critiche e polemiche.

«La Zes unica per il Sud potrà prevedere anche agevolazioni fiscali. Le polemiche mi sembrano abbastanza singolari – ha affermato il ministro per il Sud -. Qui in Basilicata, fino a oggi erano parte della Zes prevista solo 14 comuni. Con il decreto l’intera regione farà parte della Zes con tutte le previsioni sul fronte delle autorizzazioni e delle semplificazioni e delle agevolazioni fiscali. Quindi sinceramente immaginare una polemica su questo lo vedo singolare e paradossale».

Dal palco degli Stati generali di FdI, Fitto ha spiegato che «con tutte le Regioni definiremo in un tavolo che abbiamo già avviato, non solo sulla situazione delle risorse pregresse, ma anche su una inversione di tendenza rispetto a quanto fatto in passato, cioè staccare un assegno di un importo senza capire cosa si fa su quello e verificando negli anni successivi cosa accade. Noi invece – ha aggiunto – abbiamo messo in campo un meccanismo per le risorse. Esiste un atto e chi sostiene il contrario dovrebbe farlo anche sulla base di qualche elemento. Quindi credo che la polemica sia inesistente. Nel momento in cui le risorse verranno definite con le Regioni si farà un elenco degli interventi con un cronoprogramma preciso».

Quanto alle risorse da destinare agli enti del Meridione, il ministro per gli Affari europei ha affermato che «la prima scelta del governo che ha anticipato la raccomandazione della Commissione europea è stata la necessità di raccordare Pnrr e Fsc. Ai Comuni che protestano dico che dovrebbero ringraziarci. Lo stadio di Venezia e Firenze lo dimostrano, avere la possibilità di rimodulare il Piano ci ha permesso di rimodulare dati oggettivi. Le priorità del piano sono state rimodulare. Ad esempio dal conflitto in Ucraina il piano ha visto anche l’inserimento di 67 miliardi di euro di progetti precedenti alla sua nascita mai realizzati».

Quindi, ha evidenziato Fitto, «non ci sono tagli, ma abbiamo proposto alla Commissione europea una modifica, quando ci sarà l’intesa contemporaneamente si sposterà la fonte di finanziamento. Il decreto che finanzia il Pnrr infatti non è stato modificato. I 150 miliardi di euro a debito – ha proseguito il ministro – vuol dire che la qualità della spesa è decisiva come quella di capire come queste risorse vanno restituite. I correttivi al Pnrr non sono solo tecnici, ma anche collegati alla necessità di rilanciare il nostro Paese per restituire le risorse». Per Fitto, quindi, «se non esiste un atto che taglia le risorse del Pnrr non si può parlare di scippo, tutto il resto è strumentalizzazione politica. Si punta alla non lettura degli atti per costruire e sollevare polveroni».

Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr ha concluso la sua presenza agli Stati Generali della Basilicata “Summer school” di Fratelli d’Italia sottolineando che «non ci troviamo di fronte a un governo che la mattina si alza e agisce in base a quello che capita, ma abbiamo una strategia condivisa da tutti. Un governo che utilizza gli strumenti e una strategia complessiva per portare avanti il suo programma». E, dunque, anche riguardo al Pnrr «il nostro governo non guarda alla data successiva, ma al giugno del 2026 – ha concluso Fitto -. Il Pnrr è una maratona, non serve l’approccio da centometristi».

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