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RIONERO

POTENZA – Rischia di infrangersi sulla possibile composizione del futuro consiglio comunale il fronte Pd e alleati – 5 stelle – Sinistra che ha lanciato nella corsa alla fascia di sindaco di Rionero l’avvocato Mario Di Nitto.
E’ questo l’ultimo colpo di scena che si è consumato nel centro del Vulture, in attesa di ulteriori stravolgimenti che potrebbero realizzarsi di qui a domani a mezzogiorno. Quando scadranno i termini per la presentazione di liste e candidature alle elezioni del 3-4 ottobre, nei 26 comuni chiamati a rinnovare sindaci e consigli comunali.


La crisi tra i sostenitori di Di Nitto, l’ennesima dopo la rivolta di parte del Movimento 5 stelle animata da un attivista ribelle come Pasquale Di Lonardo, è esplosa proprio in seguito ad alcune rimostranze dei pentastellati.
Rispetto all’insistenza del Partito democratico per piazzare 6 candidati su 16 nella lista di aspiranti per un posto in consiglio comunale, infatti, sarebbe arrivato un secco altolà dei 5 stelle, consci della maggiore confidenza degli “alleati” col meccanismo delle preferenze. Che è quello da cui dipenderà l’elezione di questo o quel candidato consigliere.


Le pressioni per un passo indietro, quindi, si sarebbero concentrate in un primo momento sul segretario cittadino del Pd, Francesco Ciampa, e in un secondo anche sul nome individuato per sostituirlo, Angela Marmora, considerata a sua volta troppo forte per mantenere aperta una forma di competizione interna alla lista Di Nitto.
Il risultato è stata una seconda “resurrezione” come quella che non più tardi di mercoledì aveva visto designare come candidato congiunto di Fratelli d’Italia, Lega, Federazione popolare, Noi con l’Italia e Cambiamo, dell’imprenditore Donato Libutti. Lo stesso che Libutti che 24 ore prima si era detto pronto a ritirarsi per favorire un accordo con Forza Italia, schierata a sostegno di Nicola Asquino.


A rilanciarsi nella corsa alla fascia tricolore, infatti, è stato l’ex assessore comunale Mauro Di Lonardo (fratello del ribelle 5 stelle Pasquale), che nei giorni scorsi aveva lasciato intendere di voler rinunciare alla candidatura. Tanto che per tutta la serata di ieri sono andate avanti serrate discussioni sul possibile addio al Pd di Ciampa e una sua eventuale candidatura nella lista del socialista Di Lonardo. Con la convergenza improvvisa sull’ex assessore della giunta guidata da Antonio Placido, anche di renziani e buona parte di quel mondo moderato che ruota attorno al consigliere comunale uscente, di minoranza, Enzo Paolino, a lungo corteggiato anche da destra.


Proprio a destra, intanto, non si placano le tensioni dopo lo strappo sulla candidatura di Libutti e l’isolamento del referente cittadino di Forza Italia, Antonio Zottarelli, e del suo candidato, Asquino.
Sempre ieri, quindi, è arrivata la conferma dell’impossibilità di una ricucitura in extremis della coalizione, con l’annuncio della nascita della lista civica a sostegno di Asquino, che si chiamerà “CambiaVento – La nuova corrente per Rionero”.


«La nostra lista – è scritto in un comunicato diffuso ieri da Forza Italia – scende in campo per difendere Rionero e i rioneresi, per risolvere i problemi con uno spirito pragmatico e con competenze idonee, per instaurare un rapporto di fiducia tra la politica ed i cittadini e per far sì che si torni a parlare di Rionero per le sue qualità e non per i suoi disastri».


«Rionero – proseguono ancora i sostenitori della corsa di Asquino – deve tornare ad essere il paese dell’acqua, del vino, del Monte Vulture ed un paese degno della sua storia, troppo spesso dimenticata e poco valorizzata. Tale progetto ha il fine di creare una nuova classe dirigente, lontana e distaccata da tutte le altre precedenti. Pertanto riteniamo che se l’esperienza politica ha portato Rionero a questa spiacevole situazione, forse è il caso di lasciare lo spazio al nuovo, al vero cambiamento, ai volti inediti».


«E’ arrivato il momento – conclude la nota – di intraprendere tutti insieme un nuovo cammino, differente, che abbia come principi fondanti la legalità, la trasparenza e lo sviluppo economico».

PISTICCI

HA una genesi a dir poco sofferta la scelta del candidato sindaco del centrodestra a Pisticci con un nuovo e clamoroso cambio di fronte rispetto a mercoledì sera quando sembrava che Lega, Fratelli d’Italia, Udc e Noi con l’Italia avevamo trovato l’intesa per candidare Ilaria Di Pede. Mancava solo il passaggio della definizione dell’accordo e dell’accettazione della candidatura ma nella tarda serata di mercoledì quest’accordo è venuto a mancare fino a saltare poi nel giro di una notte completamente.

La Lega non ha sottoscritto l’intesa e le tessere del mosaico faticosamente incastrate sono cadute una alla volta. Il centrodestra è parso a quel punto decisamente in difficoltà anche se resisteva la candidatura Tuccino. La lega ha fatto convergere sul nome del segretario cittadino di Forza Italia il proprio sostegno così come noi con l’Italia ed in serata è arrivata una nota ufficiale nella quale si spiega che “Il centrodestra ha individuato in Pasquale Tuccino la persona più adatta a operare nell’interesse della comunità pisticcese.

È necessario che la vera politica torni a gestire la cosa pubblica ponendosi il solo obiettivo di far rinascere Pisticci. L’avvocato Tuccino, uomo che sempre si è speso per la propria comunità, metterà a disposizione non solo la propria esperienza ma anche quella caratura umana necessaria agli uomini delle Istituzioni.

Nei prossimi giorni presenteremo ai concittadini le proposte programmatiche attraverso le quali puntiamo al rilancio dell’intero territorio.”. Una nota sottoscritta da Forza Italia, Noi con l’Italia e Lega. Inutili almeno fino alla tarda serata di ieri (visti i cambi di fronte delle ultime ore la prudenza è d’obbligo) i tentativi di far convogliare anche Fratelli d’italia e la lista che era pronta per essere candidata. Con Tuccino Fratelli d’Italia non ci sarà non presenterà la lista nè con il simbolo di partito nè a sostegno di qualche civica. La conferma di questa posizione è arrivata nella serata di ieri anche dal coordinatore provinciale del partito Giammichele Vizziello.


Allo stesso modo non sono mancati i tentativi di convogliare l’intera coalizione attorno a Tuccino e proseguiranno probabilmente anche nelle prossime ore quindi ci sarà da vedere se Fratelli d’italia rimarrà sulla propria posizione o deciderà alla fine di schierarsi al fianco di Tuccino. Certo il venir meno della candidatura di Pelazza prima e della Di Pede poi dopo che l’accordo sembrava fatto sembrano aver lasciato ferite non facilmente rimarginabili anche perchè Fratelli d’Italia si aspettava probabilmente di poter esprimere un candidato sindaco a Pisticci, cosa che invece non si è rivelata possibile.
Al momento dunque nel giorno di avvio della presentazione delle liste e fino poi a domani rimangono quattro i candidati sindaci che saranno potenzialmente in lizza a Pisticci.

Oltre a Tuccino candidato del centrodestra, ci sono anche la sindaca uscente Viviana Verri per il M5S, Vito Di Trani per una serie di civiche comunque di area di centrosinistra, Domenico Albano sostenuto dal Pd e da altre civiche. Ci sarà poi da capire se ci sarà anche qualche sorpresa dell’ultimo minuto e quante saranno le liste che potranno essere presentate da queste compagini. Perchè a Pisticci la contesa come per tutti i Comuni sopra i 15mila abitanti si gioca potenzialmente su due turni a meno che qualcuno non tocchi il 50%+1 già al primo turno.

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