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Secondo uno studio di Unione consumatori Potenza è la città dove le bollette di Luce e Gas hanno registrato i rincari più bassi in Italia
È POTENZA la città italiana dove si spende meno per luce e gas. È quanto rilevato dall’Unione nazionale consumatori elaborando i dati Istat di gennaio del 2023. Dati che evidentemente risentono dell’effetto sul portafoglio delle famiglie lucane del bonus gas introdotto sul finire dell’anno scorso dalla Regione.
L’Unione consumatori ha condotto lo studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rialzi annui. E, come detto, il centro dove le bollette hanno registrato incrementi più contenuti è risultato Potenza con +35,2% . Rispetto a una media nazionale di +67,3%, con una stangata a famiglia pari in media a 907,50 euro su base annua.
Da giugno 2021, ossia prima dei rincari scattati a partire da luglio, a gennaio 2023, la luce del mercato libero in Italia è salita del 248,3% contro il 108,4% del tutelato, più del doppio (+129%), mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 141,1% contro un calo del 7,4% del tutelato. In 3 anni, da gennaio 2020 a gennaio 2023, la luce del libero è balzata del 262,8%, contro il +115,8% del tutelato.
RINCARI BOLLETTE, POTENZA LA PIÚ “ECONOMICA” IN ITALIA
Analizzando l’andamento degli indici Istat è evidente che dopo un andamento similare o con incrementi del tutelato maggiori rispetto al libero, nel corso del 2022 (da agosto per il gas e da maggio per la luce) la situazione si è capovolta e il prezzo del mercato libero è letteralmente esploso.
«In questo contesto togliere il mercato tutelato, che per l’energia elettrica delle parti comuni dei condomini scade il primo aprile 2023, praticamente tra un mese, è una vergogna bella e buona! Un regalo fatto ai venditori del libero e un esproprio per le tasche delle famiglie. Ci domandiamo cosa aspetti il Governo a svegliarsi e a rimediare all’ingiustizia di discriminare chi abita in un condominio da chi risiede in una villa, per i quali la scadenza resta il 10 gennaio 2024» afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
A vincere questa non piacevole classifica delle città con i cittadini più bastonati dalle bollette è Alessandria, dove le spese per luce, gas e gasolio volano dell’88,6% su gennaio 2022. Medaglia d’argento e di bronzo ad altre due città del Piemonte: Vercelli con +87,1% e Biella con +86,1%.
Appena fuori dal podio Perugia (+85,8%), poi Novara (+85,7%), Terni (+84,5%), Cuneo (+85,3%), all’ottavo posto Imperia (+85%), seguita da Torino (+84,4%). Chiude la top ten Genova con +82,6%.
Dall’altra parte della classifica, la città meno tartassata è Potenza con +35,2%. Al secondo posto Aosta con +50,8%. Sul gradino più basso del podio delle città virtuose Olbia-Tempio con +51%.
Seguono Napoli (+51,4%), Gorizia (+51,7%), Benevento (+53,1%), al settimo posto Caserta (+53,5%), poi Avellino (+53,7%) e Trieste (+54,6%). Chiudono la top ten Pordenone e Udine, ex aequo con +54,7%.
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