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Dalla tradizione poco conosciuta delle «pecchiare» di Matera alle 12 aziende premiate dall’Osservatorio nazionale

POTENZA – “Un appello all’emersione dell’apicoltura lucana, con doverosa partecipazione al censimento di fine novembre che consenta di fornire al Mipaaf i numeri del comparto e di ottenere i trasferimenti nazionali previsti dal piano apistico e un richiamo ad accelerare i tempi per la costituzione del consorzio di tutela che prenderà in carico il processo di riconoscimento dell’IGP del miele lucano”. 

Lo ha affermato l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia a Ripacandida nell’ambito delle giornate del miele lucano, che hanno visto anche il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Agrario Briganti di Matera, organizzate dal Dipartimento Agricoltura insieme al Consorzio di Tutela del Miele Lucano e con la partecipazione dell’Associazione Apicoltori Lucani. Presenti il presidente dell’Osservatorio Nazionale Miele Giancarlo Naldi e il prof. Renato Spicciarelli dell’Unibas. 

“Una iniziativa all’insegna dell’unità – prosegue l’assessore Braia – che ha visto protagoniste le due entità principali del comparto, il Consorzio di tutela con il presidente Franco Rondinelli e l’Associazione Apicoltori con il presidente Pancrazio Benevento, insieme per portare avanti obiettivi comuni che tendono a valorizzare prodotti, produttori e territorio. Il settore miele è in crescita a livello nazionale con un giro di affari pari a 150-170 milioni di euro per la vendita dei vari prodotti ottenuti dalle api. 

Il sommerso è un potenziale aspetto negativo da eliminare, la produzione del miele di Basilicata non può e non deve rimanere solo un settore di nicchia che già si distingue per qualità ma deve interessare i mercati con una caratterizzazione e una riconoscibilità adeguata che possa essere estesa anche agli altri prodotti dell’alveare quali polline, propoli, cera ecc. Essere censiti ufficialmente sia nell’albo regionale (L.R. 15/98) che dalla Banca Dati Nazionale del Mipaaf è, oltre che doveroso, una condizione di vantaggio anche economico per l’intera collettività del comparto apistico che potrà beneficiare di maggiori risorse legate esattamente ai numeri. Sono circa 600 gli apicoltori lucani, per oltre 20mila alveari e una produzione media di 30 kg a famiglia con un valore della produzione che supera i 3 milioni di euro anno, di cui il 9% per il miele biologico. Produciamo nel territorio regionale ben 18 varietà di miele sulle 54 italiane, di cui ben 6 rare, che sono la testimonianza della ricchezza della biodiversità esistente in Basilicata e un grande indicatore di qualità ambientale. 

Numeri già importanti che potrebbero essere ancora maggiori, è noto purtroppo che l’80% del prodotto miele, proveniente da questa nostra straordinaria terra, non arriva al mercato regionale e nazionale nella distribuzione in maniera ufficiale. La stagione 2017, seppure nel calo nazionale di produzione, vede comunque, secondo i dati dell’Osservatorio miele nazionale, una buona stima produttiva per la Basilicata per il miele di agrumi (25-30 kg/alveare) e soprattutto per il miele di sulla (circa 30 kg/alveare) e millefiori estivo mentre è in calo, purtroppo, anche nel nostro territorio la produzione di miele di acacia e castagno a causa della siccità. 

Siamo al lavoro da due anni per il rilancio del miele di Basilicata, una scommessa che, come per il tartufo, trova nella straordinaria biodiversità regionale il punto di forza per una produzione di eccellenza riconosciuta. Produzioni dalle buone potenzialità che possono essere vero rilancio economico per il comparto agricoltura in generale. Sono ben 12, infatti, i mieli lucani premiati dall’Osservatorio nazionale del Miele tra i migliori mieli d’Italia, circa il 10% del totale dei riconoscimenti a cui, come dipartimento agricoltura, abbiamo voluto consegnare un attestato di eccellenza lucana che, come già per il vino e per altri prodotti dell’agroalimentare che a livello nazionale ed internazionale si distinguono per qualità e che sanno rappresentare il forte legame con il territorio di Basilicata. 

Occorre ora procedere subito con la costituzione del consorzio di tutela che prenderà in carico il processo di riconoscimento dell’IGP del miele lucano, già avviato con il compito importante di tutelare il prodotto da un punto di vista dell’identità, e di promuoverlo e comunicarlo portando in Italia e nel mondo le caratteristiche peculiari del miele di Basilicata. Agrumi, Acacia, Eucalipto, melata, castagno, millefiori di montagna costituiscono già il ventaglio del “Miele Lucano” riconosciuto anche tra i Pat, prodotti agroalimentari tradizionali del Mipaaf. 

La presentazione della ricerca in corso, da parte di Teresa Lupo e dell’architetto Enzo Viti, sulla storia delle “Pecchiare”, straordinarie testimonianze della tradizione antica della mielificazione a Matera dove se ne trovano ben 15 in città, può diventare ulteriore fondamento storico della richiesta di riconoscimento IGP. 

Una responsabilità condivisa insieme alla politica – conclude Braia – che vede anche la costituzione di un tavolo di lavoro congiunto tra Dipartimento Agricoltura, Unibas, Alsia, Consorzio di Tutela del Miele lucano e Associazione apicoltori lucani, con una sinergia che prova a immaginare e realizzare un futuro diverso al comparto, mettendo in campo azioni per essere maggiormente competitivi, promozione, strumenti adeguati a sostegno anche attraverso il Psr Basilicata 2014-2020, formazione e condizioni per portare il prodotto a valore, attraverso organizzazione e quantitativi che possano soddisfare quei mercati che cercano una qualità omogenea nel tempo. Un altro evento dedicato al miele di Basilicata è previsto a Matera nel mese di Febbraio per utilizzare anche la Capitale Europea della Cultura come veicolo comunicativo e di rilancio del comparto”. 

Questi i 12 mieli lucani premiati tra i migliori mieli lucani dall’Osservatorio Nazionale Miele: 

• miele di sulla (2017) dell’APICOLTURA FILOMENO – GROTTOLE 

• miele di sulla (2017) dell’NATURE HONEY S.S.A – CALCIANO 

• miele millefiori (2017) di ANDREA DURANTE – CASTELNUOVO DI SANT’ANDREA 

• miele millefiori (2017) di ANNA MARIA CAPPELLETTI – PIGNOLA 

• miele di agrumi (2017) e millefiori (2017) dell’APICOLTURA SERRA DEL PRETE – VIGGIANELLO AZ.AGR. ALESSANDRA GIORDANO – PIETRAGALLA 

• miele millefiori (2017) dell’AZIENDA AGRICOLA VACCARO – POTENZA 

• miele melata di bosco (2017), millefiori (2017) e millefiori (2017) di L’ ORO DEI FIORI – RIPACANDIDA 

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