LO stabilimento Stellantis di Melfi
2 minuti per la letturaPrevisto l’incontro a Torino tra il ceo di Stellantis Tavares e i rappresentanti dei sindacati: «Va chiarito il futuro di Melfi»
POTENZA – Si avvicina l’ora della verità per lo stabilimento Stellantis di Melfi. Ne è pressoché convinto il segretario della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, secondo il quale «la notizia sul previsto incontro di Carlos Tavares con i sindacati lunedì 27 maggio a Torino, per parlare delle prospettive degli stabilimenti italiani, sarà importante anche per lo stabilimento Stellantis di Melfi. L’incontro sarà l’occasione per chiarire l’accordo di Melfi di circa un anno fa che prevedeva, in primis, la conferma della produzione delle quattro vetture elettriche più una quinta a marchio Jeep, con una versione ibrida annunciata nei giorni successivi, che doveva garantire il futuro industriale dello stabilimento».
Per il dirigente sindacale dei metalmeccanici della Cisl «lunedì prossimo capiremo definitivamente quali marchi, quali modelli e quali auto elettriche e ibride si produrranno a Melfi». Secondo Evangelista, «visti i cambiamenti e le molteplici voci sul futuro delle auto elettriche, è bene chiarire anche il posizionamento e l’organizzazione dello stabilimento lucano, cioè i nuovi modelli che si produrranno, la durata rimanente delle attuali vetture in produzione, le linee di assemblaggio delle batterie, i volumi attesi per i prossimi anni e quindi i relativi livelli occupazionali, nonché le ricadute sulle aziende dell’indotto e le commesse assegnate per il futuro. Questo – conclude il segretario regionale della Fim Cisl lucana – aiuterebbe le aziende a fare progetti con investimenti mirati, portando continuità lavorativa e occupazionale nel sito automotive della Basilicata».
STELLANTIS A MELFI, È IL MOMENTO DI CAPIRE QUALE SARÀ IL FUTURO
D’altra parte, la preoccupazione – per non dire la tensione – è alta nello stabilimento lucano del gruppo automobilistico, oltre che nelle tante aziende del polo industriale di San Nicola di Melfi. Specie dopo le continue e ripetute sospensioni della produzione per “mancanza di componenti” che hanno accorciato tantissime le settimane – e gli stipendi – dei lavoratori, già alle prese con gli ammortizzatori sociali.
«Queste fermate aggiuntive – aveva spiegato lo stesso segretario regionale della Fim Cisl lucana – stanno aumentando le preoccupazioni tra i lavoratori del polo automotive di Melfi. Oltre a ciò, le aziende dell’indotto continuano a riscontrare difficoltà nella riorganizzazione produttiva». Per Evangelista «i bassi volumi produttivi e le previsioni poco favorevoli stanno avendo un impatto significativo sull’economia regionale, causando incertezza economica tra le famiglie dei lavoratori sia di Stellantis che dell’indotto di Melfi».
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