La Jeep Renegade Plug-in Hybrid Electric Vehicle (PHEV)
4 minuti per la letturaAnnuncio della società: per la Jeep Renegade Plug-in Hybrid Electric Vehicle (PHEV) previsti 200 milioni di investimenti e corsi per i dipendenti
MELFI (PZ) – «Questa comunicazione, da noi tanto attesa a seguito dell’annunciato piano industriale dell’allora amministratore delegato Sergio Marchione, è fondamentale e viene da noi accolta con un giudizio positivo anche vista la prossima dismissione della produzione delle autovetture con motori diesel. Melfi ha un futuro!». Così il segretario della Uilm Basilicata, Marco Lomio, dopo l’annuncio di Fiat Chrysler sul prossimo avvio della produzione nello stabilimento lucano della Jeep Renegade Plug-in Hybrid Electric Vehicle (PHEV, veicolo ibrido elettrico plug-in), il cui lancio sul mercato è previsto nella prima parte del 2020.
Secondo l’organizzazione sindacale «questa scelta di rendere Melfi strategica e centrale nella produzione non solo industriale ma anche tecnologica di quelle che saranno le produzioni future di automobili ci consente di dare le prime risposte necessarie e urgenti ai nostri lavoratori” e “questi anni difficili hanno dimostrato che se oggi Melfi è strategico nelle dinamiche industriali di un gruppo cosi importante a livello globale è anche frutto degli accordi innovativi ma non semplici da attualizzare».
«L’annuncio di oggi del responsabile Fca dell’area Emea circa la definitiva assegnazione allo stabilimento di Melfi della produzione nel 2020 della Jeep Renegade ibrida, è parte delle richieste che come Fiom abbiamo avanzato fin dal 2017. Fca ha dichiarato cifre e date sul programma dell’investimento e questo rappresenta un primo elemento per i lavoratori di Melfi che nel corso di questi 25 anni sono stati i protagonisti dei risultati fin qui raggiunti». Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Roberto D’Andrea, segretario generale Fiom-Cgil Basilicata.
«Consideriamo questo annuncio – proseguono De Palma e D’Andrea – come una prima positiva risposta ad un programma che dovrà essere più ampio, visto il permanere e il rischio di maggior utilizzo degli ammortizzatori sociali, che tuttora sono in corso e che sono previsti almeno fino al prossimo gennaio. Dopo la cessazione del modello Punto è infatti necessario garantire la tenuta strutturale dei livelli occupazionali, attraverso le attuali produzioni, che l’ibrido potrebbe assicurare, e mediante la sostituzione della Punto con un nuovo modello». Secondo i sindacalisti della Fiom, «per queste ragioni riteniamo indispensabile l’apertura di un confronto fra tutte le parti interessate presso il Mise perché sono necessari investimenti pubblici e privati. A questa parziale inversione di tendenza da parte di Fca su Melfi, deve seguire un confronto complessivo sul piano industriale, in grado di assicurare il futuro lavorativo in tutti gli stabilimenti del gruppo».
«L’annuncio di Pietro Gorlier, nuovo responsabile dell’area Emea di Fiat Chrysler Automobiles, di fare di Melfi il posto ideale per il lancio della versione Phev della Renegade è una notizia molto positiva. Un segnale importante che manifesta la centralità dello stabilimento rispetto alla nuova era dell’elettrico». Lo sostiene l’assessore lucano all’Ambiente e all’Energia, Francesco Pietrantuono. «Melfi – aggiunge – rappresenta il luogo ideale di sperimentazione, prima con la prima jeep prodotta fuori dagli Usa, poi con la prima soluzione ibrida su una 4×4 e ora perché si appresta ad aprire il nuovo corso Fca. Il prezioso lavoro sindacale e gli sforzi messi in campo ripetutamente – prosegue Pietrantuono – continuano a fare di Melfi un punto centrale anche della gestione del nuovo amministratore delegato. Le relazioni sindacali e l’alta produttività legata ai nuovi modelli organizzativi, pur nei tanti sacrifici legati alle congiunture economiche dei mercati, stanno consentendo di mantenere la centralità dello stabilimento lucano in un contesto globale. Duecento milioni di investimenti aprono ad una prospettiva che ci auguriamo possa ancor di più crescere garantendo – conclude l’assessore lucano – più occupazione e più sviluppo innovativo per il sistema produttivo della nostra terra».
CONTRATTO DI SOLIDARIETA’ PER QUASI 7MILA DIPENDENTI A causa di «difficoltà relative ai mercati», dal prossimo 15 ottobre al 31 gennaio 2019 nello stabilimento di San Nicola sarà attuato un contratto di solidarietà che interesserà 6.868 lavoratori – su circa 7.400 complessivi – «con una possibile riduzione dell’orario di lavoro del 48 per cento e un esubero dichiarato di 3.297 lavoratori». E’ quanto previsto da un accordo firmato oggi nella fabbrica dove si producono Jeep Renegade e 500X dalla direzione aziendale a da Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf. Il contratto contiene cifre peggiori rispetto a quello siglato il 6 luglio scorso.
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